“I 150 milioni di euro messi a disposizione dall’Unione Europea per i produttori ortofrutticoli presenti nei paesi europei rappresentano, senza dubbio, una prima risposta importante e significativa alla crisi che ha colpito il settore a causa della psicosi che si è generata per il batterio killer. Occorre, però, continuare a tenere alta la guardia e a rivendicare altri cospicui interventi economici idonei a dare riposte ai nostri produttori”. Così Massimo Gargano, presidente Coldiretti del Lazio, che ha preso parte ieri, a Fondi, davanti al mercato ortofrutticolo più imponente d’Italia, alla riuscita manifestazione antipanico indetta dalla Coldiretti pontina che ha registrato l’adesione di migliaia di cittadini oltre che di rappresentanti delle autorità politiche dell’intero territorio. Le perdite subite dagli agricoltori europei – ha aggiunto Aldo Mattia, direttore Coldiretti Lazio – ammontano, fino ad ora, a 417 milioni di euro. Un valore che è, già adesso, pari a quasi il triplo della cifra di indennizzo di 150 milioni proposta dalla Commissione Europea al Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura dell’Ue. Martedì prossimo si terrà una nuova riunione della Commissione Europea e in quella sede dobbiamo continuare a chiedere indennizzi. Di fronte ad una proposta non ancora sufficiente – annuncia la Coldiretti – continua dunque la mobilitazione per promuovere il consumo di verdura e combattere la psicosi. Il Mof di Fondi rappresenta il mercato ortofrutticolo più importante d’Italia – ha detto Saverio Viola, direttore Coldiretti Latina – e proprio in questa sede organizzeremo una iniziativa nazionale che vedrà quali partecipanti tutti i referenti dei mercati ortofrutticoli italiani per ridisegnare nuovi ruoli, strettamente sinergici, che queste strutture devono avere in un quadro di valorizzazione e commercializzazione delle produzioni nazionali”. “Occorre – ha detto il presidente Daniela Santori – reagire e dare il quadro preciso sulla qualità delle produzioni dell’agro fondano e pontino dove ogni giorno,purtroppo, ormai, da oltre una settimana, stanno mandano al macero oltre 2.000 quintali di soli cetrioli ogni giorno.” “Le imprese agricole specializzate nella produzione di ortofrutta presenti in questo territorio – ha detto il direttore regionale Coldiretti Aldo Mattia – meritano rispetto e dignità.
Dobbiamo combattere la psicosi alimentata e per questo continueremo in questa mobilitazione «antipanico» a sostegno della qualità e della sicurezza alimentare”. «La situazione è pesante – ha concluso Viola – la gente ha
paura, la richiesta di cetrioli è crollata e sta rallentando anche quella degli altri ortaggi. Per uscire da questo cortocircuito conteremo a dare, in linea con il nostro progetto per una filiera agricola tutta locale, la massima informazione e trasparenza possibile sull’origine dei prodotti, sui passaggi dal campo alla tavola e sulle modalità di coltivazione».
I NUMERI
– danni per 100 milioni di euro al Made in Italy alimentare a seguito del crollo delle esportazioni e al calo dei consumi sul mercato nazionale che sono destinati purtroppo a continuare anche nei prossimi giorni.
– Le Cooperative aderenti ad Unci Coldiretti Latina, che operano nell’agro pontino e fondano, ogni giorno mandano al macero oltre 2.000 quintali di soli cetrioli;
I CITTADINI DI FRONTE AD UNA EMERGENZA ALIMENTARE…
Il 43% evita l’alimento solo per un certo periodo di tempo
Il 30% si preoccupa ma non cambia negli acquisti
Il 13% esclude definitivamente l’alimento dalla dieta
Il 12% ignora l’informazione
Il 2% non risponde
Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Eurobarometro 2010
L’Italia è il principale produttore di frutta e verdura dell’Unione Europea con un valore complessivo delle esportazioni che ha raggiunto nel 2010 l’importo di 4,1 miliardi di euro messi ora a rischio dai ritardi accumulati
nell’affrontare l’emergenza.