CORPO CARBONIZZATO AD ITRI, RILASCIATO L'OPERAIO. SI CONFIGURA L'IPOTESI DI OMICIDIO

*L'auto carbonizzata*
*L’auto carbonizzata*

L’operaio, ex dipendente dell’impresa vinicola di Itri presso la quale lavorava anche il 57enne originario di Roma il cui corpo è stato trovato carbonizzato ieri sera, mercoledì, ad Itri, è stato rilasciato poco dopo le 11 dai carabinieri di Gaeta. Verosimile, quindi, che l’operaio convocato nelle prime ore di oggi, giovedì, dai militari sia stato sentito esclusivamente come persona informata sui fatti.

Il quadro investigativo si infittisce. Gli inquirenti non dovranno più percorrere esclusivamente la pista legata all’ambito lavorativo dell’enologo 57enne capitolino, ma dovranno rivolgere le attività anche verso la vita privata e la situazione patrimoniale.


Indubbio che Ulrico Cappia sia stato ucciso. Gli investigatori non sembrano avere alcun tentennamento su questo punto, visto che sul posto hanno rinvenuto una serie di bossoli, tutti concentrati nelle vicinanze della Fiat 500 della vittima. Colpi d’arma da fuoco che i residenti della zona in cui è stato rinvenuto il cadavere hanno sentito nitidamente ieri sera. Anche se bisognerà aspettare l’esito dell’esame autoptico per sapere se alcuni di quei colpi abbiano raggiunto l’enologo.

Il sostituto procuratore Bontempo, nell’esaminare questi ulteriori dati – tra i quali anche quello relativo al fatto che il corpo carbonizzato è stato trovato a 300 metri dalla sede dell’azienda vinicola presso la quale il 57enne lavorava – dovrà formulare il capo di imputazione. Non sembra essere escluso che si possa configurare il reato di omicidio premeditato, per quanto adesso si tratta di un reato imputabile ad… ignoti.

 

 

(Scritto da: Adriano Pagano e Francesca Di Nora)

 

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