Nel nuovo album di Calcutta, citata anche Fondi e le “sue” scorie

Edoardo D’Erme, in arte Calcutta, continua a incantare un po’ tutta la penisola. Il cantante pontino, ormai gira tutta l’Italia al ritmo delle sue canzoni stravaganti. Dopo il successo dell’album “Mainstream”, qualche giorno fa ha lanciato il suo terzo album, arrivato dopo collaborazioni anche con i grandi del momento come Francesca Michelin, Nina Zilli, Fedez e J-Ax. Un successo che nel suo tour lo vedrà tornare a Latina ma anche sbarcare all’Arena di Verona.

Nel nuovo lavoro, “Evergreen”, ecco la citazione della città di Fondi. Nella canzone “Hubner”, infatti, il cantautore di Latina, cita un luogo specifico della città a soli 60 chilometri dal suo luogo di nascita:  parliamo della stazione ferroviaria.


Nel rimando a Fondi, c’è due volte il richiamo alle sue “scorie”, che conoscendo il modo di scrivere di Calcutta potrebbe voler dire qualsiasi cosa, ma che in molti ci vedono un riferimento con le voci, confermate da qualche vicenda giudiziaria e molte ricostruzioni giornalistiche, che vedrebbero nel basso Lazio e nella provincia di Latina sotterrati rifiuti tossici dalla criminalità organizzata. Voci che altre volte hanno ricondotto indirettamente a Fondi, ma che magari, nella vena artistica di Calcutta significano tutt’altro. Anche perché oltre ad essere “scorie”, potrebbero essere – per citare lo stesso Calcutta – altre “storie”.

Di seguito l’estratto della canzone “Hubner”:

“Stazione di Fondi, fuori il tuo giubbotto

Scaviamo una buca tutti a terra sotto

E ci hanno messo le scorie

O forse altre storie

E ci hanno messo le scorie

O forse altre storie”