Provinciali, Coletta: “Mi candido per difendere i progressi su acqua e rifiuti” – VIDEO

Il sindaco di Latina Damiano Coletta

Il sindaco di Latina Damiano Coletta si è presentato in Comune dopo una lunga mattinata fatta di voci di corridoio e qualche tensione in merito alla sua candidatura alle provinciali. Fino all’ultimo momento Coletta ha aspettato per sciogliere la riserva forse anche perché fino all’ultimo momento non esisteva la certezza che fosse in possesso di tutte le firme per partecipare alle elezioni alla poltrona più alta di via Costa. Ma ora Coletta è in gioco pienamente e ha annunciato la sua partecipazione in una conferenza stampa nella quale ha toccato alcuni temi importanti:

“La mediazione c’est moi”. “Ritengo giusto che il sindaco del capoluogo di provincia spieghi cosa è successo – ha esordito il sindaco –  ho avuto inizialmente molte perplessità nel prendere la decisione di candidarmi o meno, ma alcuni fattori mi hanno influito in positivo e in negativo. I lati positivi sono stati rappresentati dalla vicinanza di molti sindaci della provincia che mi hanno chiamato e mi hanno detto che in questi due anni avrei svolto un ruolo di concertazione e mediazione tra le forze politiche. Per esempio sulla pubblicizzazione dell’acqua.”


Obbiettivi principali acqua e rifiuti. “Su questo non c’è dubbio, io ci credo, l’ho sostenuto e sono andato avanti con questo scopo. Mi sono speso molto per bloccare una trattativa di vendita da parte del socio privato e per dare una strada e una prospettiva a questo percorso dell’acqua pubblica. E le delibere sono state votate all’unanimità. Siamo ad un punto cruciale per l’acqua. La riconferma di Zingaretti che sostiene questo processo è importante. Sulla carta questo crono programma è sancito. E così anche per i rifiuti. Abbiamo fatto scelte osservate e ammirati. Potete già scrivere in maniera ufficiosa che siamo passati dal 18 al 29% di raccolta differenziata, il tutto con quasi trenta dipendenti in meno. Questo perché siamo stati efficienti ed efficaci. Su acqua e rifiuti abbiamo ottenuto risultati e le nostre proposte sono state votate all’unanimità. Metterci in gioco, pertanto, è importante.”

Fallimento delle trattative con le civiche. “Mi candido perché si candida la Gervasi? Perché mi sono candidato l’ho spiegato, perché si candida lei lo spiegherà lei. Io posso dire che non ho condiviso il metodo con cui si è fatta questa scelta. Mi sono trovato con un pacchetto precostituito frutto di un accordo tra tre sindaci. Ritengo che le civiche pontine possano essere una espressione di tutta la Provincia. E i consiglieri per esempio come quelli di Sezze Bene Comune dovevano essere consultati, perché come dicono in altre forze politiche uno vale uno. Perché questa scelta poteva pure cadere su Pinco Pallo o Giada Gervasi. Ma doveva essere una discussione aperta sui valori.”

No alle patenti di civismo, anche io sono un vero civico. “I miei due anni di esperienza come facente parte dell’assemblea dei sindaci, la gestione del peso dei nostri voti e il mio ruolo di mediatore. In questo contesto civismo ha un altro significato: in questo contesto bisogna chiedere voti. Come fa ora la Gervasi che va da una parte e dall’altra a chiedere voti, anche se non sono della propria maggioranza. Ci sta, è nel gioco. Inutile dare patenti di civismo che sono un po’ fuori luogo anche perché questa patente la rivendico anche io.”

Confronto sui progetti, chi mi vuole mi segua. Possiamo anche perdere. “In questi giorni ho avuto contatti e incontri e sono stato forse monotono con coloro con i quali mi sono confrontato perché sul tavolo c’erano sempre i temi, l’identità delle vedute e questo io ho messo sul tavolo, acqua, rifiuti come temi discriminanti e obbiettivi da raggiungere.  In coscienza ho sentito di dover intervenire e ammetto che non ci so molto fare. Io so parlare con i cittadini, con la politica ho forse qualche limite tecnico o culturale. Chi vuole mi segua, in cambio non avranno niente se non quello di avere la garanzia che sarò il presidente di tutti. Così abbiamo agito e così vorrei andare avanti. Qualcuno dirà: ‘guarda che la politica è fatta anche di accordi’, vero, ma di accordi fatti sui temi. In questa competizione posso anche perdere ma chi mi consoce sa che sono molto competitivo e non perdo facilmente. Sabato mattina ci siamo incontrati con tutti i componenti del Movimento ci siamo guardati in faccia e abbiamo scelto di andare avanti da soli, con il sostengo di chi ci ha dato segnali di voler condividere questo percorso. Possiamo permetterci di perdere in questa competizione? Sì, ma me la gioco a testa alta. Intervengo perché ho timore che su acqua e rifiuti altre coalizioni potrebbero fare altre cose. Con tutta la stima personale per i miei colleghi che competeranno in questa campagna elettorale”.

Dal discorso di Coletta ai giornalisti emerge qualche puntura di spillo ad indirizzo dei civici come Giada Gervasi che si è candidata e che evidentemente non condivide il fatto che Latina in quanto capoluogo di provincia sia per forza la realtà migliore per rappresentare la Provincia stessa. Dalla sua parte Coletta ha un sistema come quello delle elezioni di secondo livello dal quale trae vantaggio in quanto il voto vale a seconda della popolazione della città da cui vota il consigliere o il sindaco. Ma esauriti i voti di Latina a Coletta resterebbero solo i voti di piccoli comuni e quindi da qui forse deriva la sua indecisione sulle possibilità di vittoria. In ogni caso Coletta sembra non ritenere esiziale questa battaglia poiché il peso di Latina come Comune non risentirebbe della sconfitta nei tavoli dei sindaci. Resta inoltre un dato: in un periodo in cui il centrodestra sembra vincere ovunque, per ora mancano proprio nomi di centrodestra nella disputa. Anche questo dato sarà rilevante per le elezioni del 29 aprile.

A PAGINA 2 IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA