Elezioni, Fratelli d’Italia si unisce alla coalizione di Forza Italia e appoggia Secci

Una stretta di mano con la Meloni e poi la comunicazione, a Sabaudia Fratelli d’Italia appoggerà Giovanni Secci.  Fino a poche settimane fa, era dato quasi per certo l’appoggio degli ex consiglieri comunali a Pasquale Capriglione che questa mattina (primo Maggio) sarà invece in piazza a Sabaudia insieme a Noi con Salvini. Del resto alla presentazione della candidatura a sindaco di Capriglione erano presenti il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Luca Pacini, gli ex consiglieri Piera Polisena e e Temistocle Belmonte nonché l’ex consigliere Marilena Gelardi. Nessuno si era sbilanciato, anzi tuttavia a molti era sembrata una nota stonata la presenza di FdI da una parte e dell’ex sindaco Maurizio Lucci dall’altra sfiduciato proprio a seguito della rottura con il partito della Meloni.

 


IL PRIMO TENTATIVO Adesso con una nota ufficiale gli ex consiglieri sono pronti a candidarsi con Secci aggiungendosi ad un’amplia coalizione che ha riunito buona parte del centrodestra superando evidentemente, almeno in alcuni casi, divisioni che fino a qualche mese fa sembravano insuperabili seguite anche da pesanti contrasti dentro e fuori l’aula del consiglio comunale. Contrasti di natura politica, ma fino ad un certo punto. Nelle scorse settimane l’ex europarlamentare di Forza Italia, Sefano Zappalà, uscito tra l’altro da partito proprio a Sabaudia aveva lanciato l’appello per una coalizione unica, trasversale ma solo il Partito Democratico aveva risposto favorevolmente. Zappalà aveva ribadito che si era interfacciato con Forza Italia ma solo a livello provinciale e regionale. E invece Secci si è preso una sua piccola rivincita riuscendo da Sabaudia a portare avanti il suo progetto e a tirare fuori la maxi coalizione. Senza Zappalà.

SI GUARDA ALL’EUROPA Adesso aumenta anche la curiosità rispetto l’uscita delle liste. Chissà se FdI presenterà una quarta lista nella coalizione, chissà quali saranno gli equilibri da rispettare. Comunque il candidato di Forza Italia è soddisfatto dell’obiettivo raggiunto. “Un centrodestra ricompattato  – ha commentato Giovanni Secci – e innovativo rispetto al passato che guarda al futuro basandosi anche sull’esperienza. Aperto al contributo altresì di associazioni e movimenti civici che si sono uniti per il necessario rilancio della nostra città. Con un centrodestra solido, come ora è a Sabaudia, possiamo amministrare la nostra città in modo nuovo, ma con un peso politico diverso, garantendo, con certezza e al meglio, il rilancio di tutto il territorio. Avendo dalla nostra parte leader come il presidente del parlamento europeo Antonio Tajani – ha spiegato il candidato azzurro – riusciremo sicuramente e senza troppa difficoltà ad accedere anche ai fondi europei. Denaro importante per rilanciare strutture dismesse da tanti anni, senza pesare sulle casse comunali. Con i soldi europei sarà possibile”.
PRIMO PROGETTO CITATO: IL LAGO Subito dopo avere parlato di Europa, Secci parla del lago di Paola di proprietà della famiglia Scalfati. Uno dei primi punti da cui ripartire per il candidato di FI è proprio questo o meglio, ” il rilancio del lago Paola e il sostegno alle tante imprese presenti sul tutto il territorio”.
Grazie al grande senso di responsabilità di tutte le forze civiche e politiche, nell’interesse unico di Sabaudia, – ha concluso il candidato sindaco di Forza Italia – raggiungeremo il primario obiettivo: dare una ventata di cambiamento nel modo di amministrare di cui da troppo tempo la nostra comunità ha bisogno affinché sia una Sabaudia migliore”.

COSA DICONO I LEADER DI FDI “A Sabaudia stiamo sperimentando il progetto di un centrodestra rinnovato e unito – hanno commentato il leader nazionale Giorgia Meloni e il coordinatore provinciale Nicola Calandrini -.  Siamo fautori da sempre di offerte politiche da presentare agli elettori che siano coerenti e per questo vincenti. A Sabaudia abbiamo messo in campo una proposta politica che si basi sui valori del centrodestra, a dimostrazione che anteponendo gli interessi generali si trova sempre l’intesa”.