ITRI, IPOTESI DISCARICA A SAN GIACOMO. MOBILITAZIONE DEL COMITATO MONTE BUCEFALO

cava cardi xI residenti della località San Giacomo, periferia rurale ad est di Itri, nei pressi della stazione ferroviaria minacciano di scendere in piazza e portare la loro contestazione alla creazione di quella che, secondo loro, potrebbe essere una discarica, in località Montuolo. Le avvisaglie dei bollenti spiriti si sono colte nel contenuto di un volantino affisso alla stazione ferroviaria del paese, distante un centinaio di metri, in linea d’aria, dalla zona dove dovrebbe sorgere la struttura. Oltre che per allertare l’attenzione dei viaggiatori sui rischi che incombono anche sugli utenti dei treni che effettuano sosta e transito allo scalo, l’affissione del manifesto in quel particolare luogo è servito a favorire la propagazione del messaggio del quale i fruitori dei convogli si sono fatti portavoce nelle loro famiglie e tra la gente dei paesi di provenienza.

cava cardi ancoraNon va dimenticato, infatti, che dello scalo di Itri si servono, oltre che i residenti, anche molte persone che vivono a Gaeta, alcuni di Formia e i viaggiatori che scendono da Campodimele. La loro protesta, redatta in un comunicato  a firma del “Comitato Monte Bucefalo” (altro nome della zona) è stata prontamente recepita dal Movimento Cinque Stelle di Itri che, nel ribadire l’importanza di salvaguardare posti di lavoro con la creazione della struttura tanto contestata, vanno comunque fatti salvi i principi che impongono il rispetto e la tutela per l’ambiente.  La denuncia parla dell’imminente apertura nell’attigua località di Montuolo, di un “impianto di recupero di rifiuti non pericolosi”. In altre parole si tratta di una struttura la cui attivazione è stata chiesta dalla cava operante nella zona con domanda protocollata al Registro elenco progetti di Latina n.194/2010.


cava cardi 2La richiesta è stata accolta dalla Regione Lazio in data 24.06.2013, e firmata dal dirigente Area VIA-VAS, Paolo Menna, e dal  direttore regionale Raniero De Filippis. In pratica si tratterebbe di un sito dove conferire materiali inerti. La protesta è scoppiata dopo che, venerdi scorso, a Formia, il Movimento Formia Libera aveva organizzato una mobilitazione per la tutela del territorio dall’assalto delle tossicità  di ogni genere. Dopo i rischi che si intravvedono a Penitro, si è parlato della nuova struttura di Montuolo. Il Movimento 5 Stelle di Itri, sulla scorta delle denunce formulate, durante la manifestazione di Formia, da Delio Fantasia sul rischio che il governo, a corto di discariche indifferenziate, possa, un domani, requisire l’impianto che la cava vuole realizzare nel pieno rispetto delle regole ambientali, ha paventato il rischio che gli organi nazionali trasformino l’impianto di recupero di rifiuti non pericolosi in una vera e propria discarica indifferenziata come ha già fatto in altre realtà del territorio nazionale.

E Paolo Costa, responsabile del M5S di Itri, a rimarcare questa preoccupazione, allorchè sul suo profilo Facebook scrive: “da un po’ di tempo ci giungono voci di una possibile discarica a Itri. Sembra, da alcuni documenti ricevuti dal COMITATO MONTE BUCEFALO che la Regione Lazio abbia dato disponibilità  a una discarica di rifiuti inerti in una zona dove, dopo lo sfruttamento del territorio, dovrebbero nascere industrie, in quanto sembrerebbe, uso il condizionale, che la futura discarica gravita su un territorio dove il Consorzio Industriale Sud Pontino dovrebbe sviluppare la piccola o media industria”.

Costa rilancia l’appello del Comitato Monte Bucefalo che conclude “per non far deturpare il nostro paesaggio, svalutare le nostre case, creare un mostro ecologico e inquinare le nostre falde acquifere, si richiede l’intervento di tutti noi residenti nei pressi della cava di Cardi, per fermare definitivamente coloro che non pensano al paesaggio in cui viviamo e dove crescono i nostri figli. Per qualsiasi informazione –conclude l’appello- potete rivolgervi al Comitato Monte Bucefalo” al n. telefonico (segue numero)”.