CRAC MIDAL A LATINA, LA CORTE D'APPELLO CONFERMA IL FALLIMENTO DE ''LE BOTTEGHE''

Sentenza di fallimento confermata per la società «Le Botteghe», quella che nel 2011 aveva rilevato da «Midal» la gestione di diversi supermercati e che per i giudici sarebbe stata parte di un unico disegno di bancarotta. L’azienda aveva fatto reclamo avverso la sentenza, ma la I sezione civile della Corte d’Appello di Roma, sciolta la riserva, ha ora avallato il provvedimento preso dai giudici del Tribunale di Latina, Giuseppe D’Auria, Antonio Lollo e Francesca Cosentino.

Una decisione che con ogni probabilità porterà ad accelerare le indagini in corso denominate “Midal 2”, incentrate proprio sull’ultimo anno di vita della spa della distribuzione alimentare. Le inchieste aperte su “Le Botteghe” e sugli affari dell’imprenditore Gianni Moneti sono due e con ogni probabilità verranno riunite. Il Tribunale pontino, accogliendo la richiesta della curatela fallimentare della «Midal», che reclamava crediti per quasi due milioni di euro, aveva emesso sentenza di fallimento per «Le Botteghe».


Quella che doveva essere l’operazione di salvataggio di decine di posti di lavoro sarebbe stata in realtà, per il Tribunale, l’ennesimo illecito nel crac più vasto mai registrato in provincia di Latina. I giudici fallimentari, nella sentenza relativa a «Le Botteghe», avevano scritto che tale società sarebbe stata costituita «come società filtro tra la Midal e la società Brio srl, che avrebbe effettivamente gestito le aziende».