LOTTIZZAZIONE ABUSIVA AD ITRI, CONTINUA L’AZIONE INVESTIGATIVA

Non si è conclusa l’azione investigativa e repressiva dell’Autorità Giudiziaria di Latina, in relazione alla lottizzazione abusiva realizzata in località Santo Stefano, nel Comune di Itri e portata alla luce, grazie alle indagini a suo tempo avviate dal personale della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Formia, coordinato dal comandante, Magg. Luigi Siniscalco e dai Carabinieri della Stazione di Itri, a seguito di un esposto anonimo che denunciava un’edificazione selvaggia, in quella località, con evidenti dissesti ambientali e idrogeologici.
Dopo il rinvio a giudizio di otto persone – il dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Itri, Massimo Monacelli ed i proprietari dei 12 villini posti sotto sequestro: Anna Padricello, Luigi Bencivenga, Vincenzo D’Alvano, Marcello Caiazza, Mirella Manera, Daniela e Domenico Falco, tutti campani, accusati di lottizzazione abusiva in concorso, mentre Monacelli, Padricello e Manera
rispondono anche di abuso d’ufficio, per il condono chiesto ed ottenuto dal Comune di Itri – avvenuto circa un mese fa, ad opera del magistrato del Tribunale di Latina, Nicola Iansiti, nei giorni scorsi, i finanzieri della Sezione Operativa Navale di Formia, che, naturalmente, espletano la loro attività anche in materia di controlli edilizi, a tutela dell’ambiente, del demanio e delle aree ad interesse idrogeologico, hanno trasmesso all’Agenzia del Territorio – Conservatoria del Registro immobiliare di Latina, per la doverosa trascrizione, tutti i dodici manufatti abusivamente realizzati, su un terreno di 16 mila metri quadrati, per un valore complessivo di oltre tre milioni di euro e regolarmente sottoposti a sequestro.
Com’è noto, dopo una prima segnalazione risalente al 2004, le indagini sull’abusivismo edilizio in località Santo Stefano furono avviate, nel 2008, dalla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Formia, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina e, dopo l’informativa trasmessa alla magistratura pontina, con la segnalazione di un elevato numero di abusi ed il coinvolgimento di oltre 10 persone, a vario titolo, proseguirono con i sequestri operati dai Carabinieri e dagli uomini del Nipaf.
Quindi, il rinvio a giudizio per il tecnico comunale ed i sette proprietari, con la prima udienza del processo già fissata dal giudice Iansiti, per il 28 dicembre prossimo ed ora, la trascrizione al Registro immobiliare di tutte le opere sequestrate. Tale azione, come sottolineato dal Magg. Siniscalco, riveste un carattere eccezionale nella lotta all’abusivismo edilizio ed a tutela dell’incolpevole cittadino, che avrebbe potuto subire eventuali truffe, poiché gli immobili sequestrati, fino al momento della citata trascrizione, potevano essere posti tranquillamente in vendita. Ciò si rendeva possibile, in quanto, a copertura della citata attività illecita, erano state presentate, dai proprietari dei lotti oggetto d’indagine, presso gli Enti competenti, una serie di domande di condono che, senza il tempestivo intervento delle Fiamme gialle della Sezione Operativa Navale, avrebbero truffato ignari cittadini in cerca dell’investimento giusto nel mattone, magari per una casa attesa e sognata da anni.