Riqualificazione delle Benedettine a Fondi: lo studio, la polemica

A lanciare la polemica il consigliere comunale di opposizione Francesco Ciccone con un post sui social. L’oggetto della discussione un presunto studio di fattibilità per riqualificare la piazza delle Benedettine a Fondi, ai margini del centro storico.

Secondo quanto evidenziato, anche alla luce della grafica 3d dello studio di fattibilità che avrebbe un impegno di spesa per la realizzazione di circa 2 milioni di euro, si procederebbe a una vera rivisitazione dell’area.


La piazza di fatto, sarebbe sopraelevata rispetto all’attuale livello della strada con annesso locale quale bar, anche questo “rialzato”. Inoltre, ci sarebbe la sistemazione con dei gradoni per gli spettacoli estivi.

Ciccone nel suo post oltre a chiedere in modo retorico quanti siano a conoscenza del progetto e dell’annesso studio di fattibilità approvato in Giunta, fa un appello un po’ a tutti: forze politiche, cittadini, movimento culturale locale per prendere le distanze da tale progetto.

A dire la verità, non sempre gli studi di fattibilità poi si tramutano in qualcosa di concreto nella realtà delle cose, ma di certo vuol dire che se ne ragiona. È vero che la piazza delle Benedettine, luogo storico della città, a due passi dalla Giudea oggi nient’altro è che un parcheggio per i residenti e rivive solo in estate con i pochi eventi che vengono svolti in loco grazie all’impegno di qualche associazione.

Purtroppo, però, in pochi sanno la storia della zona. Pochi sanno che quello che oggi è un parcheggio una volta era un complesso religioso di rilievo abitato e vissuto dalle suore dell’ordine benedettino, legate anche alla struttura di Monte Vago. Purtroppo quel luogo, in pieno centro storico è andato in rovina negli anni del 900 fino alla dismissione e l’abbattimento della struttura fatiscente alla fine degli anni 60 del secolo scorso.

Oggi, sicuramente, quel posto dovrebbe trovare una nuova vita e anche una nuova forma. Sicuramente, però, si può disquisire sull’opportunità o meno di strutture che apparentemente poco hanno a che vedere con l’area e con la storia. Ma difficilmente la polemica rimarrà ferma alle parole del consigliere di opposizione. Pertanto, non rimane che attendere la voce della maggioranza e magari, insieme, trovare una soluzione degna di nota.