Sullo scandalo al cimitero di Ponza indaga la Guardia di finanza, che questa mattina ha anche sorvolato l’area con un elicottero.
Dopo i lavori per la messa in sicurezza del camposanto, che prevedevano la traslazione di 38 salme, alla riapertura quanti si sono recati a far visita ai loro cari hanno trovato resti umani in dei sacchi neri e visto delle lapidi gettate in una scarpata.
Partiti gli esposti sono così iniziati gli accertamenti.
Il 21 settembre scorso i lavori nel cimitero erano stati affidati dal Comune a una ditta di Montelanico, in provincia di Roma, per un importo di 85.400 euro.
L’opposizione consiliare aveva avuto subito dei dubbi e l’8 ottobre aveva scritto al prefetto di Latina, Maurizio Falco.
“Quest’orribile vicenda – hanno dichiarato l’ex sindaco e Piero Vigorelli e gli altri tre consiglieri di minoranza, Francesco Ambrosino, Giuseppe Feola e Maria Claudia Sandolo – non si può fermare alla pura constatazione di quello che è avvenuto. Ci sono evidentemente responsabilità, molto gravi. L’amministrazione comunale ne deve rispondere al Tribunale penale e alla Corte dei Conti e soprattutto ne deve rispondere di fronte ai ponzesi“.
Poi la richiesta di dimissioni al sindaco Francesco Ferraiuolo e alla sua giunta.