Centrale elettrica, in Tribunale ascoltato l’ex sindaco Vigorelli

La centrale di Giancos

Prosegue davanti al Tribunale di Latina il processo sui presunti ritardi relativi all’indizione di una gara per la nuova centrale elettrica a Ponza e i conseguenti, seppur sempre presunti, danni che sarebbero stati perpetrati ai danni dell’attività della società nautica di Vincenzo Mazzella mantenendo in attività la vecchia centrale di Giancos.

A parlare è stato l’ex sindaco Piero Vigorelli, che è imputato insieme all’ex vice sindaco Giosuè Coppa e alla manager della Società elettrica ponzese, Monica Vitiello.


Le contestazioni nei loro confronti, accusati di violazione delle norme in materia ambientale, fanno riferimento alle autorizzazioni per l’accensione della centrale elettrica dal primo novembre 2012 all’11 aprile del 2013, quando questa però non aveva più l’autorizzazione, revocata il 14 dicembre 2011 della Provincia di Latina.

Inoltre ipotizzata, a carico dell’ex primo cittadino, l’omissione di atti d’ufficio, per i ritardi nell’indizione di una gara per la realizzazione di una nuova centrale.

Vigorelli, rispondendo alle domande del pm Giuseppe Miliano, del suo difensore, l’avvocato Vincenzo Macari, e dell’avvocato di parte civile, Luca Giudetti, che rappresenta Enzo Mazzella, si è giustificato dicendo che, per via di una serie di avarie nella centrale a Le Forna, fu necessario rimettere per un periodo in funzione quella di Giancos e che non diede seguito al bando di gara pubblicato dal commissario prefettizio perché presentava delle incongruenze.

Per Mazzella, che con un esposto fece partire le indagini, l’ex sindaco agì invece con l’obiettivo di perseguitarlo.

La prossima udienza è fissata per il prossimo 1 ottobre.