Emergenza Covid e tasse, la proposta della giunta di Priverno

Il comune di Priverno

Leggiamo e pubblichiamo una nota dal Comune di Priverno Dopo la prima fase della grave emergenza provocata dal coronavirus, per la quale le nostre attenzioni maggiori si sono focalizzate, senza sosta, per difendere le persone dai rischi del contagio e della malattia, attenzione che ancora è molto alta e che chiama in causa la partecipazione di tutta la Comunità, un’altra grave emergenza, purtroppo, ha già preso forma e sta creando notevoli disagi non solo alle persone e alle famiglie più deboli, ma anche a quelle messe in crisi dalla sospensione delle attività lavorative.


Abbiamo fin da subito attivato spazi e misure di sostegno per le persone anziane o più fragili, finalizzate all’ascolto e alla soluzione di vari problemi e , soprattutto, alla fornitura di aiuti materiali, in particolare dei prodotti alimentari, grazie alle risorse finanziarie che il Comune ha stanziato, ampliate negli ultimi giorni dai fondi dello Stato e della Regione, oltre che dalle donazioni di tanti cittadini.
Dopo le prime risposte per fornire a tutte le famiglie i beni essenziali per superare prima e meglio questo tremendo periodo, possiamo ora, anche a seguito delle disposizioni del Governo che tracciano le linee entro cui agire e le opportunità da sfruttare, mettere in campo misure che rallentino e allontanino quanto più possibile le scadenze dei vari pagamenti da parte di famiglie e imprese.


Premesso che, fin dall’inizio dell’emergenza, l’Ente ha sospeso i versamenti delle rette dei servizi comunali a domanda, quali nido, refezione scolastica, scuolabus e dei canoni relativi all’affitto o alla concessione delle palestre e degli impianti sportivi comunali, che saranno rimborsati o compensati per le quote versate senza che vi sia stato alcun servizio o utilizzazione, ora la Giunta comunale, in collaborazione con l’Ufficio Finanziario, ha elaborato una proposta che lunedì, 6 aprile, sarà discussa ed, eventualmente, integrata o modificata, in seno alla Commissione Bilancio, di cui fanno parte i Consiglieri di minoranza Desideri e Macci, che hanno richiesto la convocazione della Commissione per collaborare e apportare il loro contributo. Siamo lieti di questo e, con ogni probabilità, lavorare insieme arricchirà la proposta di nuovi contributi.

La nostra proposta, naturalmente, fa proprio quanto stabilito dal Decreto-Legge 17 marzo 2020, n. 18, recante misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, prevedendo il differimento delle scadenze e la sospensione dei versamenti fiscali e contributivi, della riscossione e dell’invio delle cartelle esattoriali, degli atti di accertamento e dei pagamenti dovuti per i diversi provvedimenti di sanatoria fiscale.
Oltre a ciò, per quanto non previsto dal Governo, o ancora non previsto (va da sé che ogni eventuale innovazione su scadenze, riduzioni e altri tipi di misure che vadano a vantaggio dell’Ente e dei cittadini, saranno subito recepite e adottate), la nostra proposta fissa varie misure relative a riduzioni, compensazioni e dilazioni sui versamenti relativi alla Cosap, alla Tari, alle sanzioni da CdS e altro.

La nostra proposta nasce da considerazioni e analisi che riguardano le difficoltà delle famiglie, delle imprese e degli Enti comunali, compreso il nostro, che non vengono certo risparmiati dalle devastanti conseguenze che la pandemia genera sull’economia nazionale, in particolare per i pesanti riflessi sulla gestione dei tributi locali. La chiusura delle attività non indispensabili e il divieto della libera circolazione, infatti, se non per comprovante necessità, provocano un tracollo dell’economia che si ripercuote anche sulla finanza locale: si pensi ad esempio, al minor gettito che si è già manifestato in riferimento ai diritti sulle pubbliche affissioni o alla Cosap; al gettito, dal prossimo anno, dell’addizionale comunale Irpef, considerata la significativa contrazione della base imponibile prevista per quest’anno; ai proventi degli impianti sportivi, dei musei, dei teatri, e così via che sono chiusi; ai proventi dei servizi a domanda individuale che sono fermi. E, a fronte delle minori entrate, si registrano maggiori spese per l’incremento dello straordinario di una parte del personale impegnata nella gestione dell’emergenza, per la sanificazione delle strade e degli ambienti, per gli aiuti economici di vario tipo, per l’acquisto di dispositivi di protezione e di sanificazione, per la comunicazione e i vari servizi di supporto ai cittadini.


Tutto questo produrrà varie criticità, tra cui la peggiore riguarderà sicuramente la gestione della liquidità: infatti, i mancati incassi, il rinvio delle scadenze, la contrazione della base imponibile ed il mancato rispetto dei termini di pagamento avranno sicuramente un effetto molto negativo sulle disponibilità di cassa.
Nonostante tutto ciò, siamo consapevoli di dover andare incontro quanto più possibile ai cittadini e alle imprese per superare meglio e prima possibile le criticità che l’emergenza ha prodotto.

Abbiamo ipotizzato, quindi, le seguenti misure:
• rinvio dei pagamenti, compresi quelli afferenti gli avvisi bonari, i piani di dilazione in atto e gli accertamenti con adesione, scadenti alla data dell’8 marzo 2020 e relativi a tutte le entrate tributarie e patrimoniali fino al 30 giugno 2020, in attesa che il Governo possa formulare nuove misure eccezionali per far fronte all’emergenza sanitaria, ad esclusione dell’Imu la cui scadenza è stabilita per legge;
• rinvio dei versamenti relativi ai canoni di occupazione di suolo pubblico (COSAP) dal 31 marzo al 31 agosto e riduzione degli importi dovuti del 30%;
• ai sensi dell’Art. 108, comma 2 del D.L. n. 18/2020, possibilità di beneficiare, dall’entrata in vigore del decreto e fino al 31 maggio 2020, della riduzione del 30% delle sanzioni CDS, se il pagamento viene effettuato entro 30 giorni (e non entro 5 giorni come ordinariamente previsto) dalla contestazione o notificazione della violazione così come previsto;
• di non applicare sanzioni ed interessi moratori alle proroghe di cui ai punti precedenti;
• rinvio del pagamento della prima rata della Tari, dal 30 aprile al 30 maggio 2020, e mantenimento delle successive rate, secondo la seguente articolazione dei termini di versamento:
1° rata – 30 /05/2020;
2° rata 30/07/2020;
3° rata 30/09/2020;
4° rata 30/11/2020.
Il pagamento in un’unica soluzione può essere effettuato entro il 30 luglio 2020.

Sempre in relazione alla Tari, molto importante è la possibilità offerta ai contribuenti Titolari di utenze NON DOMESTICHE, soggette alla chiusura totale o parziale dei loro esercizi, per effetto delle misure dirette a contrastare l’emergenza sanitaria, di comunicare entro la scadenza della prima rata la volontà di eseguire il versamento in una delle scadenze successive (quindi alternativamente 30/7;il 30/9; il 30/11), così come è consentito lo stesso rinvio, ovvero quello della prima rata, anche ai Titolari di UTENZE DOMESTICHE che abbiano quale unica fonte di reddito attività individuali o imprenditoriali soggette alla chiusura totale o parziale per effetto delle citate misure di contrasto dell’emergenza sanitaria, che ne facciano richiesta.

Inoltre, per alleggerire il carico tributario a tutti i cittadini, è applicata una riduzione sulle tariffe delle Utenze Domestiche e Non Domestiche pari ad almeno il 7/8% rispetto alle tariffe dell’anno scorso, resa possibile dalla verifica delle posizioni tributarie che ha permesso di ridurre lo stanziamento degli accantonamenti previsti dalla norma per l’inesigibilità, grazie ad un’efficace azione di recupero dell’evasione e dell’elusione tributarie.

Ancora sulla Tari, abbiamo previsto ulteriori riduzioni tariffarie, entro la scadenza dell’ultima rata, per le UTENZE NON DOMESTICHE soggette alla chiusura totale o parziale dei loro esercizi, in proporzione ai periodi di inattività nei quali non è stato reso alcun servizio di raccolta dei rifiuti.

Vedremo in Commissione bilancio se potranno essere adottate nuove misure, in attesa di altre eventuali novità da parte del Governo, in parte già annunciate , che potrebbero essere recepite per migliorare le nostre proposte”.