Il Consiglio di Stato ha deciso: tolta la concessione alla Nautica Enros

Consiglio di Stato

Tolta la concessione demaniale alla Nautica Enros, che gestisce uno dei pontili a Ponza.

Alla luce degli accertamenti affidati al direttore regionale del Lazio dell’Agenzia del demanio, il Consiglio di Stato ha posto la parola fine al lungo braccio di ferro tra l’amministrazione comunale isolana e la società di Giancos, accogliendo l’appello dell’ente locale e confermando dunque i provvedimenti presi dal Comune durante la consiliatura di Piero Vigorelli, con cui è stata dichiarata decaduta la concessione.


Per il Tar di Latina, che aveva annullato quei provvedimenti, la scelta fatta dal Comune era carente nella motivazione, non essendo specificato quale fosse l’interesse pubblico a sospendere subito la concessione nell’attesa, dopo che l’Amministrazione aveva contestato alla Nautica Enros una serie di violazioni, di fare chiarezza sulla vicenda.

L’ente locale, facendo appello, ha invece ribadito che la concessione andava bloccata e poi annullata alla luce appunto di una serie di violazioni che avevano portato per due volte la Procura di Latina a sequestrare il pontile in località Giancos.

Il Consiglio di Stato, prima di pronunciarsi, ha disposto una verificazione.

Al direttore dell’Agenzia del demanio è stato chiesto di controllare quali interventi eccedenti quelli consentiti dalla concessione demaniale sono stati compiuti dalla Nautica Enros e quando, quanti e quali di tali interventi sono stati rimossi dalla società e qual è la situazione attuale rispetto alle opere consentite appunto dalla concessione.

Un accertamento che ha confermato “la plurima e reiterata realizzazione di abusi, oggetto di accertamento e contestazione non nella sola sede amministrativa”.

Per Palazzo Spada “anche all’esito della disposta istruttoria”, è dunque “emersa la conferma della sussistenza dei presupposti della decadenza, invocati dalla parte appellante”.

E, bocciata la sentenza del Tar di Latina, è stato confermato il provvedimento che ha tolto la concessione alla Nautica Enros.

Sulla vicenda, intanto, il pm di Cassino, Maria Beatrice Siravo, ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex sindaco di Ponza, Piero Vigorelli, dell’ex assessore Giuseppe Feola e dell’ex responsabile dell’urbanistica Roberto Giocondi, accusati di abuso d’ufficio e falso.

Per il pubblico ministero, gli imputati avrebbero tentato per due volte di togliere la concessione all’amministratore della Nautica Enros come forma di ritorsione per la battaglia portata avanti dallo stesso Mazzella contro la centrale elettrica isolana gestita dalla Sep, di cui “era proprietaria Monica Vitiello, convivente di Feola”.

Una richiesta su cui dovrà pronunciarsi domani il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Cassino, Salvatore Scalera, ma anche su tale fronte potrebbe ora pesare la decisione del Consiglio di Stato.