Nulla si muove, eppur si muove: attesa per il via della campagna elettorale

Il Comune di Fondi

Detto, ridetto, scritto e riscritto, ma nulla di diverso è accaduto in quel di Fondi per quanto riguarda la politica locale in queste ultime settimane. Tutti guardano alle prossime elezioni comunali primaverili (probabilmente di maggio), ma nomi e schieramenti non si mostrano.

Quindi apparentemente nulla si muove all’orizzonte delle porte dei partiti, dei movimenti civici e di chi, più o meno velatamente, non nasconde la volontà di voler entrare a far parte della prossima Amministrazione comunale.


La verità è che nulla è cambiato nell’ultimo mese, da quando vi avevamo scritto della situazione stagnante con l’ex sindaco Luigi Parisella ancora unico in corsa, il centrodestra a trazione Forza Italia in attesa delle risposte del senatore locale Claudio Fazzone, il centrosinistra del Partito Democratico fermo al palo, un movimento civico trasversale che sembra voler attendere le mosse degli altri per lanciarsi nella mischia e i Cinque Stelle momentaneamente non pervenuti.

Molti osservatori politici ritengono che tutto continui a dipendere dalle scelte dell’attuale maggioranza di governo cittadina. E benché i tempi sembrano essersi prolungati oltre ogni previsione, rispetto a quelli che si erano ipotizzati (si parlava di inizio novembre 2019) dopo il lancio della candidatura a sindaco di Parisella, forse – ormai il condizionale è d’obbligo – potrebbe essere arrivato il momento della verità.

Sì, perché se da una parte la macchina politica ancora non si è messa completamente in moto, i partiti e i gruppi iniziano a muoversi e ad incontrarsi, come accade costantemente in maggioranza. La notizia che potrebbe esserci, l’unica, è che potrebbe essere stata indirettamente tracciata una nuova deadline per sciogliere la riserva in sul nome di chi l’attuale coalizione di governo proporrà come nome per il post De Meo.

La verità è che poco e nulla filtra anche dagli ambienti forzisti, specie quelli vicini al senatore Fazzone, che pare stia vagliando ancora qualche ipotesi. Ma dopo la chiusura delle festività natalizie, quindi prima della metà di gennaio, non è escluso che possa finalmente uscire il nome di chi raccoglierà l’eredità del centrodestra, andando ad aggiungersi a Parisella tra i concorrenti alla fascia tricolore. Potrebbe essere questa la mossa per smuovere definitivamente il pantano politico che sembra essersi creato in questi ultimi mesi, in cui pare mancare persino la dialettica tra le varie forze politiche.

Quel che è altrettanto vero, è che a parte il tabù sull’ipotetico nome, pare serpeggiare qualche malumore. Trovare storici e dichiarati elettori azzurri in una compagine da maggioranze bulgare come Fondi non è difficile, quello che appare “nuovo” in uno scenario pre elettorale, però, è la scarsa fiducia di alcuni nella tornata elettorale alle porte. Scarso ottimismo che non risiede esclusivamente nei numeri della politica, bensì sulle certezze che al momento non ci sono. C’è chi ha dubbi che esista qualcuno in grado di “rimpiazzare” De Meo, chi ritiene che la scelta verticistica sul nome del candidato a sindaco indebolisca la coalizione, e chi persino traccia dei parallelismi sul rischio che lanciare un candidato sbagliato possa addirittura far incorrere in qualcosa di simile a ciò che capitò a Roma nel 2016, quando ci fu il clamoroso retromarcia all’epoca della candidatura lanciata e poi ritirata di Bertolaso.

Insomma, seppur sembra che nulla si stia muovendo, in realtà tutti sono a lavoro per serrare le fila e prepararsi alla competizione elettorale di una campagna già annunciata da tempo.