Centrale elettrica Sep, in Tribunale a Latina sfilano i testimoni

La centrale di Giancos

Davanti al Tribunale di Latina sfilano i testimoni nel processo sui presunti ritardi relativi all’indizione di una gara per la nuova centrale a Ponza e i conseguenti, seppur sempre presunti, danni che sarebbero stati perpetrati ai danni dell’attività della società nautica di Vincenzo Mazzella mantenendo in attività la vecchia centrale elettrica di Giancos.

A parlare sono stati uno degli investigatori e lo stesso Mazzella, che ha ribadito le accuse alla giunta Vigorelli, sostenendo che avrebbe adottato vari espedienti per evitare la rottamazione del vecchio impianto.


Si tornerà in aula, per ascoltare gli altri testi, il prossimo 17 marzo.

Imputati l’ex sindaco di Ponza, Piero Vigorelli, l’ex vice sindaco Giosuè Coppa, e la manager della Società elettrica ponzese, Monica Vitiello.

Le contestazioni nei loro confronti, accusati di violazione delle norme in materia ambientale, fanno riferimento alle autorizzazioni per l’accensione della centrale elettrica dal primo novembre 2012 all’11 aprile del 2013, quando questa però non aveva più l’autorizzazione, revocata il 14 dicembre 2011 della Provincia di Latina.

Inoltre ipotizzata, a carico dell’ex primo cittadino, l’omissione di atti d’ufficio, per i ritardi nell’indizione di una gara per la realizzazione di una nuova centrale.

Risultano parti offese, oltre a Vincenzo Mazzella, confinante con la centrale e costituitosi parte civile, la Regione Lazio e la Provincia.

A Cassino, intanto, rinviata ancora l’udienza preliminare sempre per l’ex sindaco di Ponza, Piero Vigorelli, l’ex assessore Giuseppe Feola e l’ex responsabile dell’urbanistica Roberto Giocondi, accusati di abuso d’ufficio e falso relativamente alla concessione demaniale della nautica Enros di Vincenzo Mazzella.

Secondo il sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo, gli imputati avrebbero tentato per due volte di togliere la concessione a Mazzella, che gestisce uno dei pontili sull’isola, come forma di ritorsione per la battaglia portata avanti dallo stesso Mazzella contro la centrale elettrica dell’isola gestita dalla Sep, gestita da Monica Vitiello, convivente dell’assessore Feola. Provvedimenti poi annullati dal Tar.