Truffa aggravata e falsi, a giudizio l’imprenditore Capitani

Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falsità ideologica commessa da privato in atti pubblici. Queste le accuse con cui il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, ha rinviato a giudizio l’imprenditore Domenico Capitani, di Cisterna.

Secondo il pm Valerio De Luca, l’imputato, nella veste di presidente dell’Organizzazione di produttori kiwi pontino e di amministratore unico della società kiwi pontino, avrebbe predisposto delle dichiarazioni false di impegno a conferire apparentemente rilasciate da altri agricoltori consorziati, al fine di raggiungere i limiti quantitativi necessari per poter chiedere i contributi europei destinati ai produttori agricoli.


Capitani, secondo il pubblico ministero, avrebbe quindi trasmesso tali documenti alla Finaf srl, la società che coordina e rappresenta gli interessi delle associazioni di produttori agricoli presso l’Unione europea, anche tramite l’Alpo, l’Associazione laziale di produttori agricoli, relativamente al piano operativo 2012.

Utilizzando documenti falsi e false rendicontazioni periodiche, Capitani avrebbe così richiesto il rimborso di quasi 72mila euro, ottenendo tale somma con due bonifici bancari il 15 febbraio 2013.

Una vicenda venuta alla luce dopo un’ispezione compiuta in un’azienda agricola da parte della Regione Lazio.

Il titolare dell’azienda ha negato di aver firmato l’impegno a conferire il prodotto a Capitani e ha denunciato quest’ultimo.

Il presunto raggiro è stato quindi ricostruito dalla Guardia di finanza di Latina, con una serie di accertamenti che hanno coinvolto anche le Fiamme gialle di Tarquinia e Bologna.

I difensori dell’imprenditore, gli avvocati Maria Antonietta Cestra e Angelo Fiore, hanno però contestato l’intero impianto accusatorio, cercando di smontare l’inchiesta tanto nel merito quanto nel metodo utilizzato.

Una vicenda che dovrà dunque essere chiarita nel corso del processo. La prima udienza è fissata, davanti al giudice del Tribunale di Latina, Maria Assunta Fosso, per il prossimo 3 luglio.