Luminarie a Gaeta, si discute di costi e impatto turistico

“Favole di Luce” al centro della querelle politica a Gaeta. Un botta e risposta indiretto tra il partito comunista locale e l’amministrazione comunale mette al centro l’iniziativa delle luminarie. Indiretto perché il partito comunista lancia l’accusa con una nota, il Comune non risponde ma pubblica un documento in cui viene messo in evidenza il successo dell’iniziativa. Il botta e risposta sembra essere su due piani paralleli, ma anche leggerlo in sovrapposizione non sarebbe del tutto errato.

“La nostra non è una contestazione alle luminarie natalizie in sé con tutti gli eventi annessi – spiegano i comunisti – ma piuttosto il manifestare a favore del Lavoro e di una ripartizione della ricchezza meno iniqua che questa iniziativa così concepita invece non produrrà nel tempo. Sottolineiamo ancora come la maggior parte dei fondi esborsati per l’evento provengano dalle casse comunali, quindi dalle elevate tassazioni indifferenziate che poco o niente tengono conto delle capacità reddituali dei cittadini”.


Di contro dal Comune si spiega come: “Quello appena concluso è stato un altro weekend entusiasmante che ha registrato a Gaeta il pieno di presenze in termini di affluenza turistica. Un percorso di destagionalizzazione che ha preso ormai piede e che grazie all’evento ‘Favole di Luce’ si rafforza anche in periodo dell’anno considerato di bassa stagione. A fornire lo spunto per stilare un bilancio sono i dati raccolti in questi mesi e che riguardano le prenotazioni delle agenzie viaggi, gruppi organizzati di turisti attirati in città dalle installazioni luminose e dagli eventi in programma.”

Da una parte, dunque, si parla di tassazione iniqua per le varie fasce sociali, dall’altra dell’impatto turistico. A dimostrazione delle differenze politiche su un tema, quello delle luminarie di Gaeta, che già di per sé fa notizia.

A PAGINA 2 LA POSIZIONE DEL PARTITO COMUNISTA

A PAGINA 3 LA NOTA DEL COMUNE DI GAETA