Aggressione al coordinatore di FdI, la “Casa dei ponzesi” risponde alle accuse

La spiaggia di Sant'Antonio (foto www.ponzaracconta.it)

A seguito del fatto di cronaca di questa mattina, quando il coordinatore di Fratelli d’Italia locale Danilo D’Amico sarebbe stato aggredito a calci e pugni, continua a lasciare strascichi. Dopo le accuse del diretto interessato antecedenti al fatto, nelle quali, in un post Facebook accusava la lista della “Casa dei ponzesi” di minacce, coloro che sono stati chiamati in causa rispondono.

“La violenza – spiegano da la Casa dei ponzesi – a chiunque sia addebitabile o per qualsiasi ragione si manifesti  è di una gravità assoluta specie in un paese come il nostro dove vive una popolazione civile ed oltremodo pacifica. La violenza, anche quella verbale (non a caso si dice che le parole, talvolta, sono come pietre), è aprioristicamente da condannare perché devasta le persone nel fisico e nella mente e le offende nella loro dignità. Nel caso specifico, si è parlato di aggressione fatta da ignoti per, poi, subito individuare in alcune persone simpatizzanti della lista della Casa dei ponzesi i responsabili del vile atto.


Delle due l’una, se sono stati degli ignoti si taccia fino all’individuazione dei responsabili o, al contrario, si facciano i nomi e li si denunci all’Autorità giudiziaria com’è giusto che sia. Non è consentito a nessuno fare della bassa speculazione politica per fatti che potrebbero non avere nessun collegamento con essa. Aspettiamo l’esito delle indagini; le responsabilità sono personali e una volta accertate saranno da noi stigmatizzate come fin d’ora stigmatizziamo questo modo di far politica che non ci appartiene. In casi come questi – concludono nella nota – l’umana solidarietà non va mai fatta mancare alla vittima ma, per carità, abbassiamo i toni ed attendiamo fiduciosi l’operato degli inquirenti.”