Minacce e abuso d’ufficio, chiesto il giudizio per l’ex sindaco

Piero Vigorelli

Abuso d’ufficio e minaccia. Con queste accuse il sostituto procuratore della Repubblica di Cassino, Roberto Bulgarini Nomi, ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex sindaco di Ponza, Piero Vigorelli.

Secondo gli inquirenti, il 23 giugno 2016, avendo l’amministrazione comunale necessità di utilizzare un terreno privato in località Tre Venti, di proprietà di un 78enne ponzese trapiantato a Bari, che aveva recintato lo stesso terreno, il primo cittadino avrebbe minacciato l’anziano dicendogli: “Ma chi cazzo di credi di essere, non sai contro chi cazzo ti sei messo, pezzo di stronzo, io ora farò rimuovere tutto e ti addebiterò le spese così impari a metterti contro di me, farò un’ordinanza e ti manderò in galera, non hai ancora capito con chi hai a che fare, il mio nome è Vigorelli, che significa vigore, stai attento a quello che fai”.


E sempre secondo l’accusa, il sindaco, senza emettere alcuna ordinanza, avrebbe poi fatto rimuovere la recinzione a un operaio e ai vigili urbani.

Il sostituto Bulgarini Nomi ha chiesto il rinvio a giudizio al termine delle indagini svolte dai carabinieri e a decidere, il prossimo 27 settembre, sarà il gip del Tribunale di Cassino.