“Simpatico senz’altro il riferimento alle encomiabili imprese del veneziano Caboto, ma senza dubbio fa flop l’interpretazione del ventriloquo che si cela dietro l ‘articolo dato in prestito alla stampa.” Così l’associazione Carristi del Golfo replica alle polemiche sul carro allegorico che rappresenta un barcone con migranti.
“Forse, è proprio vero – continua la nota stampa – che il periodo elettorale che sta interessando lo stivale fomenta anche i più insipienti e genera una vera psicosi da tastiera, per cui ognuno dice la sua, il che di per se non genera alcun disappunto, almeno non fin quando sono l’impegno e l’amore per una tradizione ad essere demonizzati. Veniamo al punto; una delle creazioni di cartapesta della nostra associazione che darà la possibilità allo splendido lungomare di Gaeta di avere un carnevale di tutto rispetto, è stata colpita da una critica poco attenta che ne ha totalmente stravolto il senso.”
“ In modo pretestuoso e senza alcuna attinenza con il tema narrato e con l’aspetto stesso del carro, l’articolo si caratterizza sin dal titolo di una negatività inspiegabile. Sconosciuta è ad oggi la ratio che ha dato i presupposti a tale lettura, ma siamo totalmente distanti dalla finalità allegorica attribuita nell’articolo; ciò che il nostro manufatto vuole rappresentare niente altro è che la figura dell’approfittatore, impersonato dal diavolo, che si fa largo e si nutre del problema che attanaglia i richiedenti asilo, complice l’incapacità di governare adeguatamente il fenomeno. Il nostro impegno è proiettato a rendere indimenticabile le date dell’11 e 13 febbraio scelte per il carnevale a Gaeta, a cui prenderanno parte entusiasticamente adulti e bambini , buon carnevale a tutti”