La riqualificazione energetica: ristrutturare green

Già da anni si pone sempre maggiore attenzione alla diminuzione del livello di inquinamento del pianeta terra. Un passo importante è stato fatto con il protocollo di Kyoto del 2005, in base al quale anche l’Italia ha aderito all’accordo di riduzione dell’emissione di elementi inquinanti fossili come il biossido di carbonio.

Diventa prerogativa importante per lo Stato italiano a questo punto la riqualificazione energetica degli edifici, al fine di ridurre le emissioni di sostanze inquinanti per il riscaldamento e raffreddamento delle abitazioni. Attraverso diverse leggi e ulteriori decreti sono stati stabiliti dei finanziamenti espressi in termini di detrazioni di imposte per le spese di ristrutturazione degli immobili con miglioramento della classe energetica dell’immobile stesso, la quale deve essere dichiarata obbligatoriamente attraverso dei certificati di prestazione energetica.


La ristrutturazione e il valore energetico degli immobili

Nel momento in cui si decide di acquistare un immobile bisogna accertarsi attraverso il cosiddetto APE (Attestato Prestazione Energetica) del livello di qualificazione energetica dell’edificio. Nel caso in cui l’immobile da acquistare sia da ristrutturare, rivolgendoci ad esperti nel settore delle ristrutturazioni, come ad esempio ai professionisti offerti dal sito ristrutturaconmade.it, bisogna farsi consigliare sui lavori che è necessario fare e la qualità dei materiali da acquistare non solo per rendere il nostro appartamento più bello e piacevole, ma anche più sicuro e soprattutto green, essendo adesso di primaria importanza la riduzione del consumo per il riscaldamento e il raffreddamento della stessa abitazione. In termini economici i vantaggi sono molteplici; una ristrutturazione che migliori lo standard energetico del sistema abitativo aumenta il valore dell’immobile stesso e riduce i costi del riscaldamento e del raffreddamento durante i mesi estivi, oltre alla possibilità di usufruire delle detrazioni IRPEF previste per le ristrutturazioni garantite dallo stato italiano. In termini ambientali invece il riscontro sarà la produzione di minori sostanze inquinanti grazie all’isolamento termico dell’edificio.

L’isolamento termico

L’isolamento termico riduce la dispersione del calore attraverso le pareti nell’ambiente esterno riducendo i tempi per il riscaldamento dell’ambiente durante i mesi invernali, ed evitando il surriscaldamento dei muri e quindi degli interni degli edifici durante i mesi estivi. Grazie all’isolamento termico, l’ambiente in cui viviamo diventa più salubre, riducendosi la produzione di umidità e quindi la formazione di muffe e condense sui muri.

L’isolamento termico può essere realizzato attraverso diverse metodologie:

  • Isolamento interno quando alle pareti interne viene poggiato un pannello isolante che permette il riscaldamento più veloce dell’ambiente, ma per contro il raffreddamento è altrettanto veloce non riuscendo a trattenere il calore. Viene utilizzato, essendo meno costoso nelle abitazioni usate per pochi giorni all’anno;

 

  • Isolamento nell’intercapedine della parete: è poco utilizzato in quanto non elimina i ponti termici ossia quelle zone che presentano discontinuità di isolamento, non andando a risolvere il problema della formazione delle muffe in questi punti.

 

  • Isolamento o “cappotto” esterno: è maggiormente utilizzato perché risolve il problema della dispersione termica al 100%, in quanto i muri si riscaldano velocemente e rilasciano lentamente il calore accumulato, facendoci dire definitivamente addio alle muffe e condense generate dallo sbalzo termico tra temperatura esterna ed interna durante i mesi invernali.