A.N.I.CI., sanità pontina: problematiche e speranze

L’evoluzione della Sanità Pontina, negli ultimi anni ha avuto un percorso sofferto per via della crisi economica esistente. Le scelte fatte non sono per conto nostro nè da giudicare nè da criticare. Il nostro interesse va in un contesto assistenziale, e di servizi a misura d’uomo, dichiara Mario Bianchini, dirigente nazionale dell’ A.N.I.CI.

Arrivano alla scrivente lamentele, segnalazioni di utenze interessate per molteplicità di interesse fisico e di attesa di tempi lunghi. Siamo fortemente preoccupati: secondo taluni sono in uno stato di disagio continuo, come altre divisioni di cura ed i ricovero, come le cardiologie, le oncologie ed altri servizi ospedalieri mancanti, di personale e strutture specifiche, che risulterebbero allo stato attuale obsolete.


Rinforzare la medicina territoriale – nel caso si parla di domicialità – col potenziamento di interventi dei servizi del tipo di : broncopneumologia, cardiologia ed altre discipline tra cui la riabilitazione che sembrerebbe carente.

Gli ospedali di Fondi, Terracina, logisticamente sono baricentri di una zona Pontina molto lunga, con ampia utenza bisognevole del potenziamento delle dette strutture che rappresentano da sempre un’assistenza di qualità impoverita nel tempo con tagli e chiusure.

Ci si augura che nuovi interventi siano in linea di rinforzo per poter ridare per tutte le zone interessate e per gli interessi primari di chi è portatore di disabilità e per le persone anziane, conclude Bianchini, anche con possibilità di alternative alle chiusure, con nuovi servizi di cura, di ricerca e di prevenzione. Il discorso è allargato a tutti gli Ospedali della provincia