D’Errico (SEL): “Migliorare Priverno è l’unica cosa che conta”

Cambiare il paese raccogliendo le istanze dei cittadini e cercando di concretizzarle nel più breve tempo possibile, essere a disposizione e lavorare per il bene di tutti i cittadini, quelli che ti votano, che non ti votano o che a votare proprio non ci vanno. Questo è il ruolo dei partiti, specie da quando sono al governo.


PD e SEL hanno ricevuto una grande fiducia e sono chiamati a cambiare in meglio Priverno nel tempo concesso, dichiara Simone D’Errico, segretario di Sinistra Ecologia Libertà Priverno. Poter dire di aver risolto molti dei problemi che la città aveva, è l’unico pensiero che deve tormentarci ogni giorno, non gli interessi personali e tanto meno la proporzione tra voti presi e incarichi ottenuti. Per questo, noi partiti, dobbiamo essere pronti a lavorare duramente, ad assumerci sempre merito e responsabilità, soprattutto dobbiamo essere pronti a fare passi indietro se necessario, perché in noi risiede la credibilità della politica tutta e la speranza che il paese possa continuare a cambiare.



E’ stato fatto un duro lavoro in questo anno e mezzo, i nostri amministratori ce la stanno mettendo tutta per rendere la macchina comunale più efficiente possibile, per ridurre gli sprechi del passato e i tempi burocratici. Fino allo scorso anno Priverno non conosceva neanche l’ammontare del proprio debito, perché si è preferito nascondere tutto sotto il tappeto e raccontare bugie ai cittadini. Ora Priverno è consapevole del proprio malore e soprattutto sa come potersi curare, ma bisogna fare presto, perché i tempi della politica e dei partiti non coincidono con quelli dei cittadini.


Per questo a nome di Sinistra Ecologia e Libertà Priverno, continua D’Errico, chiedo alla politica tutta un ulteriore sforzo per portare a termine nel più breve tempo possibile la cura per la nostra città. Per farlo SEL è disposto anche a cedere poltrone se necessario, perché a noi non interessano quelle, ma solo il bene per il paese. Dobbiamo creare un ponte tra il comune e i cittadini, per dare la possibilità a tutti di contribuire al cambiamento, non chiuderci nel palazzo a cercare di risolvere i problemi del paese da soli, perché quandanche ciò dovesse dare risultati, questi avrebbero una scarsa visibilità agli occhi della gente, cosa già avvenuta in parte in questo anno e mezzo. SEL in particolare deve gran parte del successo elettorale, all’aver saputo aprire il proprio circolo alla partecipazione e al contributo di molte persone, che hanno potuto aiutarci su temi importati come la cultura, l’urbanistica e l’ambiente. Ed è proprio questo l’atteggiamento che secondo noi, dovrebbe assumere il nostro governo: aprire anche all’apporto esterno di esperti e/o semplici cittadini che vogliono fare la propria parte.

 

Perché non abbiamo mai pensato di avere la verità in tasca o di saper fare tutto da soli. Ora che il peggio è passato,  e siamo riusciti ad evitare che Priverno finisse in banca rotta, conclude, dobbiamo tornare a fare politica, vale a dire a scegliere e a dare delle priorità per la città, ci sono ancora molti nodi da sciogliere, molte risposte che i nostri cittadini stanno aspettando. Dobbiamo quindi nel tempo che resta, fare il possibile per rivolvere i problemi che da decenni affliggono Priverno e che nessuno ha mai provato a risolvere. Farlo tutti insieme, coinvolgendo le persone e fregandocene delle poltrone. Questo paese si salverà solo se saprà cooperare con i cittadini, solo se ognuno di noi, anche nel piccolo, farà la propria parte. E’ una battaglia culturale alla quale non possiamo sottrarci. A lavoro!