Instagram, Flickr, Dropbox e Decoro Urbano, Il Comune di Priverno punta sui social network.

Il comune di Priverno

È innegabile come l’utilizzo delle reti sociali abbia stimolato la ripresa della partecipazione democratica che, nell’era digitale, si è concretizzata nella cosiddetta ePartecipation (partecipazione elettronica). Un processo che ha favorito lo sviluppo di un nuova tipologia di rapporto tra cittadinanza attiva e Amministrazione Pubblica, allo stesso tempo più diretto e virtuale di quanto accadeva in passato. “Anche a Priverno, da circa un anno, abbiamo dato il là a un processo di informatizzazione e innovazione tecnologica che ha portato alla creazione di alcuni profili istituzionali sui maggiori social network – afferma l’Assessore all’Innovazione Pierluigi Vellucci.

Si tratta di piccoli accorgimenti ma che, di fatto, hanno segnato il passaggio ad una nuova stagione basata sulla trasparenza del processo politico”. A solo pochi mesi di distanza dall’apertura del canale Facebook del Comune di Priverno, per esempio, si registrano oltre 830 “Mi piace” – cioè 830 utenti che seguono i frequenti aggiornamenti della pagina – sviluppando centinaia di interazioni ogni settimana, a testimonianza dell’elevato impatto che questi strumenti hanno assunto nell’interazione Comune – cittadino.


“I cittadini – continua l’Assessore Vellucci – si servono dei canali social per ottenere informazioni e notizie e per dialogare con l’Ente sui problemi della città, il Comune comunica più facilmente con i cittadini promuovendo, nel contempo, l’immagine della città di Priverno tramite invio di notizie, foto e filmati”.

Per potenziare gli effetti positivi finora conseguiti la Giunta ha approvato una Delibera per estendere la presenza del Comune di Priverno sui social networks, dando mandato di attivare profili istituzionali su Instagram (social network fotografico); Flickr (piattaforma web per la condivisione di immagini); Decoro Urbano (servizio web e social per la segnalazione di problematiche relative al decoro urbano); Dropbox (servizio di cloud storage gratuito).

“Con questo secondo round abbiamo arricchito ulteriormente il novero degli strumenti a disposizione dei cittadini per comunicare con l’Amministrazione Comunale e viceversa. Ma si tratta solamente di un passaggio intermedio – afferma l’Assessore privernate – perché penso che anche a Priverno siano maturi i tempi per provare a pronunciare parole come “crowdsourcing” – la collaborazione su un progetto tra più utenti (in questo caso cittadini) via Internet – o “civic hacking” – capacità di sfruttare le potenzialità del web per applicazioni di pubblica utilità, come segnalazione di disagi e inadempienze. Su questi temi, porteremo interessanti novità a stretto giro di posta”.