La lettera aperta della Indeco ai cittadini

indecoLettera aperta di Indeco alla cittadinanza:

“In questi giorni abbiamo assistito ad una serie di interventi dei rappresentati delle istituzioni locali presso i mezzi di informazione che ci hanno in parte sorpreso ed anche, perché no, lascito l’amaro in bocca, soprattutto in considerazione degli avvenimenti di questi anni che, invece avrebbero consigliato qualche dichiarazione in meno e qualche decisione in più. Se così non è stato probabilmente lo dobbiamo all’ansia di riversare sempre su qualcun altro il peso delle responsabilità che, invece, i ruoli assunti in seno alla pubblica amministrazione, stabiliscono appartenere proprio a coloro i quali avanzano solo critiche sino a portare il sistema di smaltimento dei rifiuti al collasso.


E’ un dato il fatto che le discariche di Borgo Montello in questi lunghissimi anni hanno costituito per tutti i Comuni della Provincia di Latina la soluzione ottimale, contenendo i costi di smaltimento ed offrendo un servizio che si è sempre migliorato, grazie alla collaborazione del gestore con gli organismi di controllo che hanno operato a stretto contatto. Non è un mistero che l’indicazione sui primi dati anomali dei piezometri realizzati a guardia della prima falda provengono proprio dalle analisi condotte da Indeco,, così come è altrettanto noto che la predetta società è rimasta estranea al procedimento penale che ha visto coinvolti presunti responsabili di inquinamento, per non tacere del fatto che Indeco ha recentemente visto affermare al Tar di Latina il principio più volte espresso in ogni conferenza di servizi, allorquando veniva ripetuto sotto ogni forma che non si poteva parlare del Mondello come un sito unico, perché diversa è stata la storia realizzativa degli invasi, diversa la lor gestione e soprattutto, diversi gli esiti sui controlli che hanno accertato le responsabilità sulle contaminazioni in atto.

Ora dimenticare tutto ciò e continuare a demonizzare Indeco che invece è l’unico operatore ad aver agito in perfetta sintonia con l’ambiente e con le istituzioni appare ingeneroso e anche paradossale.

Forse il fatto che non vi sia alcuna partecipazione del Comune, diretta o indiretta, nella compagine sociale, non aiuta questo sforzo di valutazione che può essere anche autocritica per aver consentito, invece, ad altri di sbagliare e di reiterare le proprie mancanze.

Contenere le tariffe e lavorare per l’ambiente non è difficile, basta volerlo abbandonando demagogiche affermazioni di un dilagante populismo opportunista che magari incassa il risultato immediato, ma che alla lunga verrà smascherato, come accade sempre per ogni condotta che non va nella direzione delle esigenze dei cittadini. Il tempo è galantuomo ed anche coloro i quali oggi si ergono a paladini di interessi che dichiarano appartenere a tutti i cittadini, forse dovranno fare i conti con le risultanze effettive non solo delle indagini, ma anche delle scelte politiche, che, seppure legittimamente assunte, mettono tutto il territorio pontino in una emergenza la cui gestione è a portata di mano, dando continuità e fiducia a chi, in tutti questi anni, ha davvero dimostrato di meritarla”.