Rugby, l’Aurunci Formia pronto alla trasferta inglese

Rugby Formia AurunciIl campionato del Rugby Aurunci Formia è stato appena archiviato, con un lodevole sesto posto, frutto di 6 vittorie, ma i ragazzi non hanno ancora tempo di rifiatare. Infatti la squadra il primo maggio volerà, per il secondo anno consecutivo, in Inghilterra, patria della palla ovale, per effettuare un due amichevoli e rinnovare il gemellaggio con la storica squadra del Preston Grasshopper, una delle squadre più antiche e prestigiose del rugby di Sua Maestà, Quest’anno i ragazzi che vi prenderanno parte sono: Luca Di Gregorio, Daniele Tribuzio, Fiorenzo Palmaccio, Andrea La Croix, Daniele Santo, Francesco Ruggieri, Roberto Ospizio, Lorenzo Di Muro, Mattia Morselli, Belisario Bortone, Samuel Orlando, Antonio Toscano, Giorgio Masi, Mario Petruzzella e Cirillo Pace. Saranno cinque giorni molto intensi per i ragazzi di coach Cosmo Capodiferro: la compagine aurunca opposta alla quarta formazione del club inglese in una gara amichevole; la seconda vedrà capitan Di Gregorio e compagni impegnati direttamente nel campionato dilettantistico del Preston grazie al particolare sistema del ‘permit player’, uno speciale regolamento che consente alle società di tesserare giocatori per la durata di un solo giorno. La collaborazione tra i due club è iniziata diversi anni fa per iniziativa di John La Valle, italo-inglese di origini minturnesi ed ex pilone dei Grassophers, che risiede da diversi anni a Itri e che mette generosamente a disposizione del club formiano le sue grandi competenze e la sua preziosa esperienza. Fra i diversi giocatori formatisi nel Preston che hanno vestito la maglia della nazionale negli ultimi anni, obbligatorio citare il centro campione del mondo del 2003 Will Greenwood, la seconda linea Steve Bothwick e la terza linea Pat Sanderson. Per i ragazzi di coach Capodiferro la trasferta britannica rappresenta, oltre ad un “premio” per la buona stagione fatta, un’opportunità per immergersi in un clima sportivo e culturale unico, per rivivere l’atmosfera più pura e primordiale del rugby oltre ad una fantastica formativa esperienza agonistica e umana.