Addio al reduce Casalvieri, l’ultimo custode della Casa del Combattente di Latina

Luigi Casalvieri, morto sabato a 97 anni
Luigi Casalvieri, morto sabato a 97 anni

Latina ha perso uno dei suoi reduci più attivi. Luigi Casalvieri, 97 anni suonati, è scomparso sabato mattina e proprio oggi alle 10 nella cattedrale di San Marco verranno celebrati i funerali.

Lo si vedeva, nonostante l’età, ad ogni manifestazione pubblica, con la sua fascia di rappresentante dell’Istituto del Nastro Azzurro d’Italia, l’associazione che riunisce i combattenti decorati al valor militare, di cui era presidente regionale. Aveva combattuto in Grecia ed Albania, fatto parte dei “Nembo”, oggi folgore, ma soprattutto ha dato vita alla “casa del combattente” di Latina. “Volevano chiuderla, mi opposi: finché c’è un solo reduce ancora in vita, qui non si chiude un bel niente”, disse all’onorevole De Meo, Presidente dell’Associazione Nazionale Reduci e Combattenti intenzionato a razionalizzare le sedi.


La casa del Combattente di piazza San Marco a Latina
La casa del Combattente di piazza San Marco a Latina

Quella struttura oggi è inagibile. L’ultimo desiderio di Casalvieri sul letto d’ospedale è stato quello di essere assicurato sulla volontà dell’Amministrazione di Latina di rendere nuovamente funzionale la Casa del Combattente di piazza San Marco.

Casalvieri è stato pluridecorato al valore militare, cavaliere della Repubblica e, da “civile”, con la sua impresa edile ha realizzato il ponte Giovanni XXIII sul lago di Sabaudia. Un pezzo di storia di Latina che se ne va, ma che lascia un messaggio forte ai giovani: Casalvieri, in ogni suo discorso, ha sempre condannato la guerra e la violenza che ne deriva.