Scoppia la polemica sul documentario delle lavoratrici Tacconi. La Cisl accusa il regista

"La locandina dell'anteprima"
“La locandina dell’anteprima”

Scoppia la polemica sul documentario Atlantis del regista Massimo Ferrari che tratta dei quasi due anni di occupazione delle lavoratrici dell’azienda Tacconi sud di Latina. Parole dure e critiche del segretario della Femca Cisl Roberto Cecere sui contenuti dell’opera cinematografica che avrebbe colpevolmente omesso i meriti nella battaglia sindacale conclusasi con un happy ending anche grazie all’operato sindacale.

“Il documentario  dal titolo ‘Atlantis’, proiettato lo scorso venerdì a Latina, che racconta  la storia della Tacconi Sud, e di quella che è stata la più lunga occupazione femminile di una fabbrica nella storia italiana, è una operazione che non racconta la verità sulla vertenza. L’opera, firmata dal regista Massimo Ferrari, nel descrivere un presidio durato 550 giorni e fatto da donne che hanno avuto la forza di ribellarsi a  qualcosa che sembrava ineluttabile, dimentica volutamente un altro attore della vicenda: il sindacato, anzi la Femca Cisl, l’unica organizzazione rimasta vicino a quelle lavoratrici dopo che tutte le altre avevano abbandonato il campo ritenendo ormai definitivamente  persa la partita.


"Il regista Massimo Ferrari"
“Il regista Massimo Ferrari”

Forse perché la nostra è un’organizzazione atipica nel portare avanti una lotta così a lungo? O perché c’ erano zero bandiere rosse da riprendere? Fatto certo è che il documentarista ha  completamente ignorato la storia nella sua parte più bella, quella di chi ha dato la possibilità di continuare a lavorare a queste donne. Quella della Tacconi Sud è una vicenda che si sviluppa sullo sfondo di una Italia in crisi, e ci parla di donne che non si sono arrese e che, grazie al supporto del sindacato, hanno perseguito l’obiettivo di far ripartire il loro sito, di riprendersi il lavoro e con esso la loro dignità di  persone.

Elementi che non ritroviamo in questo video che dovrebbe avere lo scopo di documentare i fatti realizzando una fotografia della realtà vissuta nella sua interezza, e che produce solo un risultato ‘a metà’ nel quale è comunque apprezzabile il messaggio in chiave umana e dove viene evidenziato lo sforzo di una ‘passionaria’ che non si risparmia nel perseguire i suoi diritti in difesa di sè e delle proprie ‘compagne  di viaggio’, non esitando però, mentendo, nel definirsi sola in quel duro cammino.

"Lo stabilimento Tacconi Sud"
“Lo stabilimento Tacconi Sud”

Eppure la Femca Cisl è stata ben presente in tutta la vicenda con tante iniziative e prese di posizione ancora rintracciabili negli archivi dei giornali locali e nazionali. Valga per tutte la ‘Notte buia per il lavoro…aspettando il 1° maggio’ un’’assemblea  aperta, organizzata dentro lo stabilimento occupato, alla quale hanno  partecipato tutti i candidati a sindaco del comune di Latina, proprio  per parlare di lavoro e di speranza del lavoro in Città.

Anche l’arrivo del nuovo imprenditore, che ha determinato il terminare l’occupazione  e la ripartenza del sito, facendo in modo che la lotta avesse un senso, non è  certo frutto del caso o di un isolato colpo di fortuna,  ma di un  lavoro di contatti e di incontri per cercare chi volesse impegnarsi,  con determinazione, nel rilancio dell’azienda.

*Roberto Cecere*
*Roberto Cecere*

Se oggi il lavoro è ripreso, se il piazzale della ex Tacconi Sud si è nuovamente riempito di auto, se le macchine tessili hanno ricominciato a marciare questo si deve, non solo alla tenacia e determinazione dimostrate per 550 giorni da quelle donne coraggiose, ma anche all’operato della Femca Cisl. L’esperienza della Tacconi Sud ha lasciato come eredità un modello di difesa dei diritti dei lavoratori che ad oggi la Femca Cisl continua a promuovere sul territorio. Un esempio è l’esperienza attuale dell’azienda Scm di Latina Scalo, all’interno della quale i lavoratori sono in assemblea permanente dallo scorso 31 Maggio, e che oggi finalmente hanno visto emanare un bando pubblico di gara di affitto del sito, il primo passo verso l’arrivo di un nuovo imprenditore che voglia impegnarsi seriamente nel far ripartire la fabbrica.

Questo dimostra che essere adeguatamente sostenuti da una organizzazione sindacale fortemente presente sul territorio, come è la Femca Cisl, sia fondamentale per tutti quei lavoratori che in questo momento di crisi lottano allo scopo di vincere le loro battaglie per il diritto al lavoro ed al futuro. Rispetto al documentario il nostro giudizio e’ negativo perché ancora una volta dobbiamo registrare come si cade facilmente nella mistificazione della verità e nel racconto di parte, non basta alla fine della proiezione proporre un applauso alla Cisl o all’avvocato di turno, per mettersi a posto con la coscienza”.

***ARTICOLO CORRELATO*** (Polemiche dopo la proiezione di ‘Atlantis’, il regista Ferrari replica alla Femca Cisl – 2 dicembre -)