Un botta e risposta a distanza e al centro l’asilo comunale “La Vecchia Quercia” di Formia. Dopo che nei giorni scorsi il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso della coop Giardini d’Infanzia rinviando all’udienza di merito e affidandone di fatto la gestione, per i prossimi trentuno mesi, al Consorzio Intesa attraverso la consorziata coop Le.Sa.Sca., all’asilo è in corso il cambio degli allestimenti. Una decisione fortemente contestata da una delle madri dei bambini ospitati nella struttura ovvero Imma Arnone, compagna del candidato sindaco Sandro Bartolomeo.
“Saranno cambiati gli allestimenti e quindi l’ambiente fisico dove i nostri bimbi vivono – scrive a suo nome la signora Arnone -, ci saranno nuovi volti insieme a loro, e questo per il 21 maggio a pochi giorni dalla chiusura dell’anno scolastico; il tutto condito con tre giorni di interruzione di servizio a nostre spese”. Commenta duramente la Arnone: “Nonostante le nostre “rumorose” rimostranze hanno vinto i fax, le carte bollate… in barba alla tutela, prioritaria su tutte, dei piccoli utenti. Alle nostre preoccupazioni non ha risposto nessuno dell’Ente gestore a cui ci siamo rivolti né il Sindaco, né l’Assessore ai Servizi Sociali, nemmeno il Dirigente dei Servizi Sociali”.
Dall’altra parte, alle rimostranze della mamma, risponde e spiega punto per punto l’avvocato Christian Lombardi, legale della Intesa e della Le.Sa.Sca: “Eravamo assolutamente disponibili al mantenimento degli ambienti e abbiamo per questo chiesto alla coop uscente il nolo dei materiali fino al termine dell’anno ovvero il 31 luglio ma la cifra che ci è stata richiesta per l’affitto è risultata proibitiva. Quattromila euro mensili, per un totale di circa ottomila euro, di questi tempi ci sono parsi davvero troppi considerato anche che il Comune paga d’affitto per l’intera struttura circa tremila euro”. E aggiunge: “I tre giorni di chiusura, sottolineati dalla signora Arnone, serviranno proprio per portare i nostri materiali”.
Altro capitolo quello del personale operante nella struttura: “Già ad aprile a ognuna delle dipendenti abbiamo inviato richiesta per sapere se volevano passare sotto la nuova gestione e la nostra volontà, fatte le dovute valutazioni, solo ieri abbiamo potuto prendere visione dell’orario di lavoro effettivo delle dodici dipendenti, resta quella di confermare e riassumere l’intero personale a tutela del loro posto di lavoro e dei bambini che con loro passano la giornata”.
Relativamente, infine, all’assunzione di nuovo personale che potrebbe, secondo i rilievi mossi, arrecare degli scompensi ai bimbi, Lombardi è chiaro: “I bambini e la loro tutela sono e restano la nostra priorità ma nessuno può nascondersi dietro di loro. E’ assurdo, qualora necessiti, che la coop subentrante non possa assumere una nuova persona tanto più che questa è espressamente richiesta da una legge regionale, la 59/80, che prevede per ogni quindici bambini un addetto ai servizi. Attualmente i bambini ospitati nell’asilo sono 33 e, quindi, gioco forza ne manca uno. O dovremmo andare contro la legge?”. La nuova gestione comincerà dal prossimo 20 maggio.
LA VICENDA
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