COLLEGAMENTI MARITTIMI CARENTI, ENNESIMO ESPOSTO PER LA LAZIOMAR


E siamo a due. Dopo l’esposto del 5 marzo in merito ai collegamenti marittimi con le isole, in questi giorni è stata presentata un’altra denuncia alla Procura della Repubblica di Roma nei confronti della società di navigazione “Laziomar”. A firmarla i rappresentanti dell’Associazione per la valorizzazione delle isole dell’Arcipelago Ponziano, l’Ascom di Ventotene e l’Associazione albergatori di Ventotene. Nella nota, oltre a ripercorrere la travagliata storia della compagnia regionale e le dinamiche interne che hanno contraddistinto la società in quest’ultimo periodo, quali le dimissioni lo scorso 15 ottobre del presidente Antonio Cataudella, particolare rilevanza è data ai disagi nei servizi di collegamento e alle carenze della flotta a disposizione dei passeggeri. «Considerato – scrivono le tre associazioni di categoria – che nessun controllo sembrerebbe essere stato operato dagli organi di vigilanza preposti sulla mancata consegna della nave di riserva da parte della Caremar alla Laziomar, sulle riparazioni effettuate presso i cantieri di Napoli, sul noleggio delle navi, sulle soppressioni di corse da e per Ventotene, ad assicurare continuità del servizio durante i periodi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle navi e garantire, comunque, la disponibilità della nave di riserva, si chiede di accertare se esistono gli estremi per procedere a contestare il reato di interruzione di pubblico servizio, di omissione in atto d’ufficio (per la mancata sostituzione del mezzo), atteso che non risultano ridotte le somme per l’effettuazione dei servizi di collegamento, se il denaro pubblico sia stato speso correttamente (noleggio delle navi, ripetuti rientri in cantiere delle navi e aliscafi, se tutte le riparazioni siano state eseguite correttamente, multa di quattro milioni di euro dalla Unione Europea ), se gli aliscafi Alnilam e Montegargano risultano idonei alla navigazione e rispettano tutte le norme di sicurezza (passeggeri ed equipaggio) secondo le direttive dell’Unione Europea, nonché di tutti gli altri eventuali reati che dovessero rilevare».