PRESIDIO SOTTO LO SNEBI DEI LAVORATORI DEI CONSORZI DI BONIFICA

In una nota la Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil comunicano che:

Le Organizzazioni Sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil provinciali ringraziano tutti i Lavoratori che hanno aderito allo sciopero generale indetto dalle OO.SS. nazionali per il mancato rinnovo del Contratto di categoria scaduto il 31 dicembre del 2011, sull’altare della crisi non si può pretendere di immolare il sacrosanto diritto del rinnovo contrattuale .
Purtroppo stiamo assistendo ad un atteggiamento da parte della dirigenza dello Snebi (Sindacato Nazionale Enti Bonifica) che si commenta da solo.
Ieri mattina a Piazza S. Teresa il Presidio della delegazione Pontina era numeroso e numerosi i Lavoratori che si sono astenuti dal servizio a Latina, Ponte Maggiore e Fondi, compresi alcuni Lavoratori a cui và il nostro ringraziamento che erano stati inseriti nella lista dei servizi essenziali, ieri abbiamo unitariamente messo a conoscenza del problema S. E . il Prefetto Dott. D’Acunto, fornendogli tutte le spiegazioni per cui abbiamo contestato il numero degli addetti inseriti nella lista dei servizi essenziali, da S.E. ci attendiamo un riscontro e la giusta attenzione che merita questa vertenza, vogliamo rendere noto che noi non siamo come più volte ribadito contro i Consorzi di Bonifica, dei quali sappiamo e conosciamo l’utilità di cui soprattutto la nostra Provincia non potrebbe fare a meno, è l’arroganza di negare il confronto, e di provare con maniere subdole a boicottare lo sciopero che ci disturba come Segreterie e come lavoratori.
Si cerca la collaborazione solo a senso unico, ma quando si prova ad alzare la testa, e si tratta di venire incontro ai lavoratori l’altra parte viene meno.
L’aumento dello stipendio può aspettare ! peccato non aspetti lo Spreed, peccato ci venga chiesta la spending review e ancora peccato aumentino tutti i prezzi al consumo, ricordiamo che Lavoratori senza soldi non contribuiscono a far girare l’economia siamo purtroppo l’anello più debole di questa assurda catena.
Abbiamo dato la nostra disponibilità a protestare -tra l’altro dimostrato con atti concreti- nei confronti della Regione(chiedendo un tavolo regionale sulla situazione dei Consorzi di Bonifica del Lazio) e verso tutti quegli Enti che debbono dare soldi ai nostri Consorzi prodigandoci nel chiedere incontri ad ogni livello Territoriale Regionale e Nazionale e sollecitando i pagamenti dovuti, mettendo davanti gli interessi dei Lavoratori e delle loro famiglie, preoccupandoci del silenzio assordante che c’è intorno all’utilità di questi Enti essenziali per la salvaguardia del Territorio .
Ebbene ci saremmo aspettati o quantomeno augurati un comportamento diverso e meno ostile da parte dei Dirigenti dei Consorzi di Bonifica della Provincia, avremmo auspicato da parte loro un intervento forte verso il loro Sindacato che sbloccasse la vertenza in corso.
Così come è anche inqualificabile il comportamento che la Regione Lazio stà adottando nell’ignorare completamente il problema bonifica e non abbia ancora convocato il tavolo
La domanda a questo punto è una sola:
Qualcuno ricorda che la provincia di Latina era un’immensa palude? E se si fermano le idrovore torna tale nel giro di qualche settimana?


Per questi motivi, e nel rispetto della legge e del contratto che ci impone dei tempi per la proclamazione dello sciopero (a differenza del Consorzio che va avanti a colpi di ordini di servizio scavalcando la consultazione sindacale), dichiariamo a partire da oggi lo stato di agitazione, il blocco degli straordinari e delle flessibilità nonché l’utilizzo del mezzo proprio, invitando tutti ad una maggiore sensibilità verso la nostra causa, ricordando che siamo pronti ad astenerci anche dal fornire i servizi minimi garantiti, se si dovesse rendere necessario! Laddove la situazione non si sblocchi e si riaprano le trattative per il rinnovo.