FORMIA, RIDIMENSIONAMENTO SCOLASTICO: L’INTERVENTO DEL PERSONALE DELLA ALIGHIERI

Il personale della scuola D.Alighieri di Formia interviene sul dimensionamento scolastico con un documento condiviso.

“Molte sono le informazioni che circolano tra i genitori di Formia seminando inquietudine e agitazione in merito alla questione del “dimensionamento scolastico”. Su di esse i docenti dell’I.C. Alighieri intendono fare chiarezza.


Preso atto che la legge 15/07/2011, N. 111 prevede che: “Per garantire un processo di continuità educativa nell’ambito dello stesso ciclo di istruzione, a decorrere dall’a.s. 2011/2012, la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado sono aggregate in Istituti Comprensivi, con la conseguente soppressione delle istituzioni scolastiche autonome costituite separatamente da Direzioni Didattiche e scuole secondarie di primo grado…”.

Pienamente consapevoli della professionalità che contraddistingue i docenti di tutte le scuole del nostro territorio e che fa di ognuna di esse un ambiente di qualità, ciò che noi docenti non condividiamo, solidali con il comitato spontaneo dei genitori dell’Alighieri, è il ruolo di meri spettatori allo smantellamento dell’organizzazione scolastica della scuola dell’obbligo a Formia.

La riorganizzazione della rete scolastica e il buon senso avrebbe dovuto far prevalere una suddivisione per ambiti territoriali degli istituti presenti nel Comune, in 3 o 4 istituti comprensivi.

Come si può scegliere di mettere insieme scuole di Castellone con scuole di Gianola distanti tra loro 7 Km.?
Riteniamo che sia necessario continuare a far operare l’Istituto Comprensivo Alighieri nella zona del centro storico in collaborazione con i plessi già esistenti nella stessa zona, adempiendo a quanto disposto dalla legge 111/11 citata.

Sul resto del territorio i docenti auspicano la realizzazione di Istituti Comprensivi che garantiscano il rispetto della territorialità, della funzionalità di tutte le strutture esistenti e della professionalità del personale operante in esso (docenti ed ATA).

Come si può sopprimere un istituto comprensivo già esistente? Sarebbe il primo caso in Italia!

Non vengono tenute in alcuna considerazione, di fatto, le esigenze delle famiglie che sono costrette ad accompagnare i figli in scuole diversamente dislocate su zone del territorio, tra esse molto distanti, ma paradossalmente facenti parte dello stesso ipotetico istituto: Dante Alighieri, Gianni Rodari, Gianola.

I dirigenti, gli insegnanti, il personale tutto della scuola sono al servizio dei cittadini, di tutti i cittadini e traggono da questo servizio la ragione stessa dell’attività che svolgono. Esprimiamo pieno sostegno all’opera di sensibilizzazione che i genitori, autonomamente, stanno svolgendo con grande sacrificio e passione al fine di trovare una soluzione rispettosa della storia e della tradizione culturale della nostra città e della distribuzione delle scuole armonicamente dislocate nel nostro territorio”.