COLDIRETTI LATINA SUL BLOCCO DEI TIR: PRIMI DANNI PER LE IMPRESE. DOMANI A ROMA GLI AGRICOLTORI REGALANO FRUTTA E VERDURA

*Saverio Viola e Carlo Crocetti*

Coldiretti Latina è mobilitata per partecipare alle manifestazioni che a Roma, dalle ore 10.00,  prenderà il via da piazzale Flaminio presso la fermata metro A e a Ponte Lungo, (Alberone) presso la fermata della Metro A. Qui saranno gli stessi agricoltori a regalare frutta e verdura.

“Abbiamo deciso di regalare – spiega il presidente di Coldiretti Latina, Carlo Crocetti – a famiglie e pensionati, oggi in difficoltà, la frutta e la verdura bloccata a causa dello sciopero dei Tir nei campi e nei magazzini mentre gli scaffali sono vuoti ed i prezzi alti”.


Gli agricoltori pontini sino ad oggi hanno perso  3 milioni  per l’impossibilità di commercializzare il proprio prodotto mentre per i consumatori è sempre più difficile fare la spesa con gli approvvigionamenti che scarseggiano ed i prezzi che aumentano.

“L’obiettivo della Coldiretti – spiega il direttore Saverio Viola –  è denunciare le perdite subite dagli agricoltori a causa del blocco della circolazione ma anche quello di combattere le speculazioni che si stanno verificando al dettaglio dove si rileva un rincaro anomalo dei prezzi. Stiamo monitorando la situazione: le aziende ortofrutticole della nostra provincia, con le imprese del settore lattiero caseario e florivaviste, sono quelle che più delle altre stanno registrando danni notevoli. Nella provincia pontina c’è uno dei più importanti distretti orticoli e agricoli della regione e un blocco prolungato potrebbe creare danni economici seri all’interno comparto oltre che disagi ai cittadini”.

“Con l’86% dei trasporti commerciali che avviene su strada – spiega Carlo Crocetti, presidente di Coldiretti Latina – lo sciopero dei Tir mette a rischio la spesa dei consumatori di Latina e provincia, così come di tutti gli altri, soprattutto per i prodotti più deperibili come il latte, la frutta e la verdura che non riescono a raggiungere gli scaffali dei mercati”.

“L’agroalimentare – precisano da Coldiretti – è il settore più sensibile perché ai ritardi e alla perdita di opportunità commerciali si aggiungono la distruzione e il deprezzamento che subiscono i prodotti deperibili come latte, carne, frutta e verdura. Per il latte la situazione è davvero esplosiva con la raccolta paralizzata ed il prodotto bloccato nelle aziende. Ma anche le imprese che lavorano le verdure definite “quarta gamma”, ossia imbustate per la vendita, sono in gravissime difficoltà”.

“Non poter consegnare il prodotto nei tempi previsti – spiega Viola  – è per tutti i produttori un grave problema. Lo stop delle forniture equivale a un danno di centinaia di migliaia di  euro al giorno.Un blocco prolungato della viabilità autostradale rappresenterebbe un grave contraccolpo per l’intero settore oltre che per i consumatori. Magazzini pieni, merci bloccate e prodotto fresco fermo nelle fattorie rappresentano lo scenario del settore lattiero che a Latina e provincia registra circa 2.000 imprese con 46.000 capi in attività e un’occupazione che diretta e indiretta supera le 5.000 unità senza considerare l’indotto. “Dovesse accadere una cosa del genere – prosegue Viola – sarebbe un segnale molto preoccupante per un territorio come il nostro dove la crisi ha già messo in ginocchio molte imprese. Stiamo mandando una lettera alla Prefettura per sottolineare la situazione e segnalare la necessità di rispettare a ogni costo gli accordi per il ritiro del prodotto. E’ bene riflettere che il danno oltre al momento contingente può riverberarsi nel medio e lungo periodo, perché la grande distribuzione potrebbe sostituire il prodotto che non arriva dall’Italia con prodotto proveniente da Paesi diretti concorrenti dell’Italia, quali la Spagna e Israele e dall’est europa. E’ indispensabile  ricercare una soluzione negoziale che determini in tempi brevissimi il ripristino della normalità nei trasporti in provincia di Latina. La situazione economica generale, anche quella delle aziende agricole, è grave;  ma solo ricorrendo al senso di responsabilità di tutti si possono trovare  soluzioni che vadano nella direzione dell’equità sociale. La protesta degli autotrasportatori, se prolungata,  potrebbe portare a un danno irreparabile per le aziende agricole pontine e sferrare un colpo mortale alle speranze di sopravvivenza di un settore che sta fondando sulla qualità e sulla affermazione del Made in Italy in Europa e nel mondo le sue chances di successo”.