MOBBING ALLA SCUOLA DE AMICIS DI FORMIA, CONDANNATO IL PROVVEDITORATO

*Scuola Elementare De Amicis*

Il Tribunale di Latina, Giudice del Lavoro, ha condannato il Ministero dell’Istruzione, Provveditorato agli Studi di Latina, a risarcire alla insegnante di scuola materna, oggi in pensione, Eleonora Di Paolo la somma di 30.000 euro per il mobbing da questa subita mentre lavorava al 1° Circolo didattico di Formia presso la scuola “E. De Amicis”. Il Giudice ha accertato che, tra il 1999 e il 2002, la Di Paola, difesa in giudizio dall’avvocato Michele Piccolino, fu vittima della condotta persecutoria posta in essere dall’allora direttore didattico Augusto Tomei e dalla sua collaboratrice, nonché moglie e insegnante, Marino Ida. Durante questi tre anni l’insegnate venne sottoposta quotidianamente a vessazioni di ogni genere: innumerevoli gli episodi in cui, durante i collegi docenti, la stessa venne messa a tacere, apostrofandola in malo modo in pubblico, umiliandola professionalmente e umanamente. In alcune occasioni le aggressioni furono tali da richiedere l’intervento dell’ambulanza per condurre la Di Paola in ospedale. L’insegnante veniva sistematicamente messa contro gli altri colleghi e i genitori dei bambini venivano blanditi al fine di promuovere una raccolta di firme per cacciarla.

*L'avvocato Michele Piccolino*

Decine i richiami e le sanzioni disciplinari pretestuosi che il Direttore Didattico irrogò alla Di Paola che, però, ha resistito e se li è visti tutti annullare. La scuola fu oggetto di varie ispezioni disposte dal Ministero dell’Istruzione e da queste venne fuori che nella scuola di Mola si viveva un clima di terrore, di continua tensione, attraverso ricatti, delazioni, sopraffazioni, minacce, di cui il responsabile era il Direttore Didattico che poi fu allontanato nel 2002. La sentenza appena pubblicata condanna il Ministero per la sua inerzia nel provvedere all’allontanamento del responsabile di questa situazione di profonda disagio.


“Il mobbing è un fenomeno triste e inquietante – commenta l’avvocato Michele Piccolino – tanto più triste se capita in una scuola materna, dove dovrebbe esserci sempre un clima di gioia e serenità proprio per tutelare i bambini che muovono i primi passi nella scuola. Questa sentenza, si spera, rende un po’ giustizia pure a loro”.