LATINA-FONDI, SEQUESTRATI I BENI DI DUE PREGIUDICATI RITENUTI VICINI AL CLAN DEI CASALESI

AGGIORNAMENTO – Non si arrestano le attività dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine che, su impulso del Questore di Latina, Alberto Intini,continua la sua attività  in tutta la  provincia di Latina per far emergere illegalità e utilità “guadagnate” illecitamente. Infatti, in questi giorni  il Tribunale di Latina ha decretato l’applicazione della sorveglianza speciale di P.S. , con obbligo di soggiorno per un periodo di anni tre  nei confronti di Enzo Antonelli, fondano,  di quarantotto anni, legato ad ambienti malavitosi del casertano.  A suo carico, L’Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali della  la Divisione Anticrimine  nel giugno scorso aveva dato attuazione ad un sequestro di beni immobili che secondo le risultanze delle investigazione  era da considerarsi  frutto di un accumulo illecito.  Negli annali della cronaca l’Antonelli è ricordato per l’operazione denominata  “Volturno”, condotto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta che eseguirono  i fermi di polizia giudiziaria (poi trasformatisi in custodia cautelare) in  Caserta, Napoli, Latina, Frosinone, Nuoro, Teramo e Vicenza, in pregiudizio di una organizzazione che aveva messo in piedi un’associazione per delinquere finalizzata all’importazione, nonché alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo eroina e cocaina”.  L’attività investigativa, coordinata dalla D.D.A. di Napoli  portò in carcere non solo  Antonelli Enzo,ma anche molti extracomunitari per un giro di traffico internazionale di droga, proveniente dal Ghana e  trasportata, da corrieri africani, attraverso l’Olanda o la Francia,  consegnata  poi in Castel Volturno, presso l’abitazione di un ghanese che era una vera e propria centrale di smistamento: qui lo stupefacente veniva lavorato e ceduto ad altri spacciatori provenienti soprattutto dalle province di Latina (Terracina, Fondi, SS. Cosma e Damiano), Frosinone (Ceprano e Cassino) e Teramo (Martinsicuro). In sede locale,  il sorvegliato provvedeva  a smerciare la “roba ai tossicodipendenti pontini.” A carico di Antonelli, il nuovo decreto di applicazione della sorveglianza speciale ha anche disposto la  CONFISCA  di beni a lui riconducibili  per un valore di circa 600 mila euro. Antonelli , attualmente ristretto in carcere,  è stato ritenuto dai giudici socialmente pericoloso , anche per lo stretto legame “operativo” con ambienti criminali e per i gravi fatti delittuosi di cui è risultato responsabile.  Il Collegio penale ha stabilito che il sorvegliato versi alla cassa delle ammende, a titolo di cauzione , entro trenta giorni dall’inizio della misura, la somma di euro 3.000,00

Sequestro anticipato dei beni anche per Matteo Baldascini  il noto  53enne, pregiudicato, nato a Casal di Principe ma da anni ormai residente a Borgo Carso.  Su di lui la Polizia di Stato , all’inizio del mese , ha presentato un sostanzioso “dossier” ai giudici delle misure di prevenzione di Latina  da cui è scaturito l’emissione del decreto di sequestro anticipato  dei beni  riconducibili  a lui e al coniuge. Baldascini  noto personaggio nell’ambito della criminalità locale, risulta essere uno dei soggetti con maggiore “personalità delinquenziale” della provincia di Latina, con uno spessore criminale così prorompente da conquistarsi rispetto e riverenza da parte delle  persone gravitanti negli ambienti della criminalità  comune e organizzata. I delitti di cui  si è reso responsabile, nel corso degli anni, vanno dalle, rapine ricettazioni, porto abusivo di arma, estorsione , fino ad arrivare a quelli di criminalità organizzata. L’ultimo arresto nei suoi confronti è stato effettuato nel settembre scorso , in una operazione condotta dai carabinieri di Latina, perché in una perquisizione furono trovate nella sua villa sette piante di marijuana. Matteo (come viene spesso confidenzialmente identificato nelle cronache locali) risulta essere affiliato al clan dei “Casalesi”. In proposito si ricorda che nel 2004  è stato arrestato dai carabinieri di Caserta per il reato di “Associazione per delinquere di stampo camorristico”.


Nel 2005 è stata la Squadra Mobile di Latina a portarlo in carcere a seguito di un’articolata operazione investigativa della locale Procura della Repubblica I reati contestai furono   detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, unitamente al figlio Paolo e ad altri noti pluripregiudicati ed esponenti di spicco dell’omonima famiglia, organica al clan camorristico sopra citato.  A carico di Baldascini nel 2006 è stata emessa una  sentenza  di condanna alla reclusione  di anni 4  e  multa di euro 18.000,00 perchè riconosciuto colpevole di concorso in traffico illecito continuato di sostanza stupefacente  con l interdizione  perpetua dai pubblici Uffici.  Seguono poi nel 2011  varie denunce per  associazione a delinquere, estorsione e detenzioni ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti   Atteso l’alto “profilo criminale l’apposita Sezione della Divisione Anticrimine ha predisposto la richiesta chiedendo il congelamento  delle disponibilità del Baldascini che già in passato, dal 29.10.1996 al 22.01.2001, era  stato  sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale.

I beni sequestrati,  per un valore di circa un milione di euro si concretizzano in immobili e veicoli (Autovettura Fiat Berlina; Motociclo Yamaha 250;  motocicloYamaha  250 ;

Autovettura   Fiat Punto; Autovettura    Fiat Twingo; Autocarro  OM  50  35 HP). In tale contesto, i magistrati hanno altresì considerato  che le disponibilità in capo agli interessati appaiono indiziariamente sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati avendo motivo di ritenere che essi siano il frutto di attività illecite ovvero ne costituiscano il reimpiego.

Stamattina si è provveduto ad opporre i sigilli ai beni sopraindicati.  La misura verrà discussa nella prossima primavera  nella Camera di Consiglio del locale Tribunale.

***ARTICOLO CORRELATO*** (Fondi, nuovo sequestro di beni a un 48enne legato alla malavita casertana – 17 giugno -)

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