Nei giorni scorsi è stata eseguita dagli uomini della Squadra di P.G. della Divisione Anticrimine della Questura di Latina un ordinanza applicativa di una misura cautelare, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari di Latina, su richiesta del P.M., per i reati di maltrattamenti in famiglia , lesioni personali aggravate, per aver agito con crudeltà, abuso di autorità e di relazioni domestiche ai danni di una donna di 36 anni da parte del marito di 45 anni. Il calvario della vittima comincia nel maggio dello scorso anno, quando sono iniziate le denunce della donna sia ai carabinieri che in Questura. Dal circostanziato racconto della signora, madre di due bambini di 12 e 8 anni è emerso che dopo pochi anni di matrimonio la stessa aveva chiesto la separazione giudiziale, stanca di una convivenza “divenuta intollerabile” costellata da ostilità e aggressioni sia fisica che psicologica che si estendevano anche nei confronti dei figli minori che sovente , dopo aver subito le minacce verbali del padre, si rifugiavano nella loro stanzetta, mentre il padre malmenava la madre che era accorsa in loro difesa. Per questi motivi la signora P.M., nel 2009, ottenne dal Tribunale Civile la separazione giudiziale con l’ingiunzione per l’uomo di lasciare la casa coniugale assegnata alla madre dei piccoli. L’indagato però non ci pensa proprio ad andare via, tanto meno, ottempera, negli ultimi mesi, al versamento dell’assegno familiare, anzi crea in casa un clima di terrore e sistematica sopraffazione , infliggendo a volte anche percosse e lesioni certificate da referti medici del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Latina. La vittima , che nelle occasioni più critiche ha fatto intervenire anche la Squadra Volante, si è poi rivolta alle Forze di Polizia. Sul caso ha indagato anche l’Ufficio Minori, sentendo a verbale testimoni conoscenti e anche, con le giuste modalità, le stesse vittime più piccole che hanno confermato i racconti della propria madre descrivendo “l’abituale uso della violenza infradomestica nei confronti di tutti i familiari. All’esito delle indagini il GIP, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica ha ordinato alla Polizia di Stato di eseguire l’ordinanza di divieto di avvicinamento ai luoghi di residenza, domicilio, attività lavorativa, con interdizione di accedere o di fare rientro alla casa familiare senza l’autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria. Il provvedimento ha lo scopo di interrompere in via cautelare la catena di maltrattamenti che le vittime erano costrette a subire in attesa della definizione del processo cha farà completa luce su tutta la vicenda e che darà una risposa concreta alla richiesta,portata avanti con forza da tutta la collettività, di infrenare tali fenomeni delinquenziali che coinvolgono con viva partecipazione la società civile.
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