BASTA ADSL REGIONALE AI COMUNI

Dal primo gennaio 2013 niente più Adsl a enti locali da parte della Regione Lazio con il sistema SIRCCLA. A lanciare l’allarme sul nuovo tipo di taglio definito “vergognoso” è il sindaco di Campodimele, Roberto Zannella, che rende noto il contenuto di un telefax giunto a ben 180 destinatari (comuni e comunità montane del Lazio) da parte del Dipartimento Istituzionale e Territorio-Direzione Attività della Presidenza-Area innovazione tecnologica gestione sistemi informativi e statistici della regione Lazio. Inviata il 9 novembre, la nota, nel comunicare “la dismissione dal 1° gennaio 2013 della linea della connettività Internet progetto SIRCCLA”, spiega che il “provvedimento si è reso necessario per garantire il conseguimento dinell’ambito dei settori di spesa corrente”. Il provvedimento, per quanto riguarda la provincia pontina, interessa centri come la stessa città capoluogo, Terracina, per coinvolgere, nel comprensorio sudpontino, Monte San Biagio, Fondi, Sperlonga, Itri, Formia, Castelforte, oltre a Campodimele. “Non si tratta di non voler pagare il servizio per l’attivazione della normale linea Internet -ci tiene a precisare Zannella- ma il problema è di ben altra natura ed è drammaticamente irresolvibile. Per i centri dove l’Adsl è già arrivata, il problema non si avvertirà con forte criticità, in quanto il passaggio alla linea Telecom ovvierà a tutto. Il problema sussiste per comuni come Campodimele dove non è stata attivata la banda larga per l’utenza comune. E il provvedimento non trova alcuna giustificazione logica nè morale. Nel momento in cui si sbandiera ai quattro venti l’invito a digitalizzare ogni atto pubblico, a utilizzare Internet, a far ricorso all’informatica perchè garantisce in tempo reale la trasmissione di dati relativi alla pubblica amministrazione, oltre che al privato, la regione Lazio effettua dei tagli sconsideratamente incompetenti. Risparmiare è doveroso, ma è è ancor più doveroso farlo sulle spese effettivamente superflue. La soppressione del servizio SIRCCLA riporta i comuni all’età del cartaceo e forse non è un caso che la comunicazione sia giunta via fax e non tramite posta elettronica. Con un esempio tanto appropriato, è come se una sala operatoria fosse privata dell’energia elettrica. Non mi va di anticipare -conclude Zannella- le iniziative da prendere, in quanto le concorderemo con altre realtà amministrative messe in ginocchio come noi”.