VIDEO – Tenta di aggredire il fratellino disabile, poi si dà alle rapine: in manette

Dal pomeriggio alla prima serata secondo le ricostruzioni ha compiuto una sfilza di reati, dai maltrattamenti in famiglia alla rapina a mano armata. Finendo in manette solo dopo ore concitate, contraddistinte da una raffica di chiamate al centralino del 113 e da una vera e propria caccia all’uomo terminata lungo il litorale. 

Protagonista in negativo Ermal Gripshi, un 28enne albanese da oltre vent’anni residente a Fondi, in zona Borgo Sant’Antonio, ai confini con Terracina, arrestato giovedì sera – non senza difficoltà – dagli agenti del Commissariato della Piana. Il prologo della sua giornata di ordinaria follia si è avuto intorno alle 13, quando gli agenti del dirigente Franco Pellegrino sono sopraggiunti presso l’abitazione condivisa con i familiari per una violenta lite. Un alterco domestico nato per motivi economici e che ha visto lo straniero diventare una furia. “Aveva da poco messo a soqquadro l’intero appartamento, mandando in frantumi suppellettili, porte e finestre, minacciando di morte sia la madre che il fratello minore, peraltro affetto da una disabilità”. Una sfuriata continuata nonostante l’arrivo degli operanti. Quando sembrava tornata la calma, mentre gli agenti erano impegnati a fare la conta dei danni, il 28enne ha avuto un nuovo raptus: ha preso dal garage un grosso asse di legno, con cui ha tentato di colpire violentemente alla testa il fratello. Decisiva la prontezza dei poliziotti, che hanno evitato il peggio e, una volta bloccato, hanno condotto l’aggressore in Commissariato. Mentre i congiunti sono stati accompagnati al pronto soccorso per per le cure del caso, lui, già noto alle autorità per numerosi precedenti, è uscito poco dopo dagli uffici di largo Evangelista a piede libero. A suo carico, una denuncia per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni e danneggiamenti. Unita, in accordo col pm di turno, alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare.


Alta tensione finita? Neanche per sogno. Era solo l’inizio. Dopo non molto, il telefono del Commissariato ha preso a squillare nuovamente. All’altro capo della cornetta, un automobilista fondano che riferiva di una tentata rapina appena compiuta da uno straniero nella zona di Corso Italia. Sotto la minaccia di un coltello, aveva provato a sottrargli l’auto, non riuscendovi per la pronta reazione della vittima designata, lesta ad ingranare la marcia e a premere il piede sull’acceleratore dileguandosi. “Neppure il tempo di riagganciare che una ulteriore richiesta di intervento faceva sobbalzare l’operatore della centrale”, raccontano dalla polizia. “Ancora un altro giovane di Fondi richiedeva l’intervento delle forze dell’ordine perché aveva da pochi istanti subito la rapina della sua autovettura”. Ad agire, dicono le ricostruzioni, sempre uno straniero, allontanatosi in direzione Terracina a bordo del mezzo trafugato. Una Bmw che stava trasportando pizza a domicilio, bloccata al semaforo di via Stazione, all’angolo con via Arnale Rosso.

In entrambi i casi, come ricostruito sin da subito dagli agenti, il malvivente era il 28enne. Neanche il tempo di uscire dal Commissariato, in pratica, ed aveva cominciato a delinquere: il coltello imbracciato, da cucina, era stato rubato al bar accanto la polizia. Poi i colpi, da quello tentato a quello andato a segno. E quindi la caccia all’uomo, conclusasi con le manette proprio nei pressi dell’abitazione di famiglia da cui era stato allontanato qualche ora prima. Era a circa un chilometro di distanza, mentre la macchina era stata abbandonata lungo la Flacca. La lama brandita per rapinarla era ancora su un sedile.

Tornato per la seconda volta in Commissariato, viste le nuove contestazioni per il 28enne si sono infine aperte le porte della casa circondariale di Latina, come disposto dal pm della Procura pontina. In attesa delle prossime decisioni dell’autorità giudiziaria, continuano le indagini sul suo conto: potrebbe essere il colpevole di un’ulteriore rapina, registratasi di recente a Roma ai danni di un impiegato, al quale era stata sottratta una moto di grossa cilindrata. Una potente due ruote ricomparsa a Fondi lunedì scorso, al centro di un incidente stradale contro un’auto in zona Salto, rilevato dalla Municipale. Chi c’era in sella? Guarda caso il 28enne, che oltretutto guidava senza patente, revocata dalla Prefettura di Treviso nel 2011.

 

A PAGINA 2  – VIDEO: LA CONFERENZA DELLA POLIZIA