Pendolari a prezzo intero, monta la protesta contro la Laziomar

Biglietteria Laziomar al Molo Azzurra

Brutta sorpresa e aggravio di costi per i trasfertisti pubblici, a Ponza e Ventotene ovvero tutte quelle persone, sono circa un centinaio, che alla riapertura degli uffici pubblici dopo le ferie d’agosto, tornano sull’isola per prendere servizio in Comune, all’Asl e, soprattutto, negli istituti scolastici. E ancora una volta la protagonista è la Laziomar.

Ogni anno, infatti, questo piccolo esercito di pendolari, fa richiesta alla società di trasporto per ottenere una tessera da pendolare lavoratore che garantisce una riduzione tariffaria del prezzo di viaggio. Fino all’anno scorso, nell’attesa che la società vagliasse le richieste e i contratti di lavoro che devono essere di almeno novanta giorni (nel modulo è previsto un termine massimo di trenta giorni per l’accoglimento), veniva rilasciato un tesserino provvisorio, poi sostituito con quello definitivo, ma non quest’anno.


A quanto segnalano i pendolari che hanno fatto richiesta alla biglietteria del porto di Formia, unico ente accreditato per il rilascio e gestito dala Pandataria Travel Agency di Vincenzo Assenso, non è prevista nessuna riduzione, né tesserino provvisorio, fino al rilascio di quello definitivo. E, allo stesso modo, non è previsto alcun rimborso per le tratte che saranno state precedentemente percorse a tariffa intera.

Insomma, a farla breve, chi è costretto ad andare a lavorare a Ponza o Ventotene, fino alla fine della pratica di rilascio del tesserino, pagherà quanto un qualsiasi villeggiante.

E i pendolari non la hanno presa affatto bene.