FORMIA, IL CAMPETTO DI SCACCIAGALLINE NELLA BUFERA. CHIESTE LE DIMISSIONI DEL CONSIGLIERE CIARAMELLA

E’ bufera sull’assegnazione della struttura polivalente che si trova nel quartiere di Rio Fresco – Scacciagalline a Formia, all’associazione ApertaMente il cui vicepresidente è il consigliere comunale di Sel Gennaro Ciaramella. Ma andiamo per ordine.

*Gennaro Ciaramella*
*Gennaro Ciaramella*

L’inaugurazione della struttura composta da una campo da calcetto in cemento con locali spogliatoio viene svolta nel mese di luglio. Presenti tutti gli amministratori, con tanto di calcio di rigore per celebrare l’apertura della struttura battuto dal sindaco Bartolomeo. E presenti anche i residenti del quartiere che hanno visto negli ultimi anni andare nel completo degrado un impianto importante per l’intrattenimento e lo sport dei più piccoli in un quartiere particolarmente difficile della città.


Da allora la struttura è rimasta chiusa in attesa di assegnazione. Salvo alcune sporadiche occasioni quando, ad aprirla, con massima disponibilità, come riferito dai residenti, è stato proprio Gennaro Ciaramella che aveva in custodia le chiavi. Nel frattempo qualche giorno fa si è costituito un comitato civico denominato Rio Fresco. Tecnicamente un’associazione di promozione sociale che nel suo statuto proclama l’intenzione di animare il quartiere, farlo finalmente uscire dal dimenticatoio nel quale è stato immerso per molto tempo dai piani di sviluppo delle varie amministrazione comunali che si sono succedute.

I membri, tutti residenti, vogliono organizzare eventi ed eventualmente essere i primi a proporsi anche per la gestione della struttura polivalente che, proprio per il fatto di essere tale, è ben predisposta ad essere utilizzata per più scopi, così da diventare una sorta di quartier generale per svolgere le iniziative di promozione e aggregazione sociale che il comitato vuole allestire. A presiederla Andrea Franzini che, sollecitato sull’argomento, dichiara che sì, la struttura è giusto che la gestisca gratuitamente il comitato composto dai residenti dove questa si trova ma solo dopo regolare bando e affidamento predisposto dall’amministrazione comunale, come peraltro dichiarato pubblicamente dal sindaco durante la manifestazione inaugurale.

Eppure lunedì con una determina dirigenziale l’impianto viene affidato proprio all’associazione presieduta da Massimiliano Marcucci e con vicepresidente Gennaro Ciaramella a titolo gratuito e in regime temporaneo nell’attesa di predisporre un bando per assegnazione definitiva e, comunque, entro un anno.

*Pasquale Cardillo Cupo*
*Pasquale Cardillo Cupo*

Apriti cielo. Indignate si sono levate le voci anzitutto dell’ex assessore allo sport Pasquale Cardillo Cupo che ha dichiarato: “Fatto gravissimo ed inaudito. La giunta ha assegnato il campetto pluriuso ed i relativi locali spogliatoio ad una associazione “culturale”, improvvisamente diventata dedita ad attività sportive, senza alcun bando, senza alcuna richiesta, senza alcuna evidenza pubblica, senza alcun invito o informazione alle numerose associazioni presenti sul territorio formiano da decenni e senza tenere in alcuna considerazione persone con difficoltà e disagi psico-fisici o problematiche economiche”. Sono arrivate una richiesta di dimissioni per Ciaramella, l’invito, sempre da parte di Cardillo Cupo, alla magistratura ad indagare su quanto accaduto e alle associazioni ad informare la Procura della Repubblica.

Non si è fatta attendere la replica di Ciaramella che, con una nota del Comune di Formia, ha affermato: “Se Cardillo Cupo vuole, gli cediamo l’impianto alle stesse condizioni. Intanto lo ringrazio per la pubblicità che mi ero ripromesso di non fare visto che l’opera dell’associazione sarà a titolo gratuito e volontario. Quando inaugurammo il centro polifunzionale il sindaco disse che quella struttura sarebbe stata assegnata con un regolare bando e che fino ad allora se ne sarebbe occupata la mia associazione. E mai nella passata amministrazione un’associazione riferibile a un consigliere gestito qualcosa tutto gratis col solo obiettivo di rendere un impianto fruibile ai bambini di un quartiere socialmente ‘delicato’. Attendere l’assegnazione, infatti, significa tenere il campo chiuso per almeno due mesi. Inoltre pur avendo i requisiti necessari non parteciperemo al futuro bando per l’assegnazione”.

Infine sono arrivate anche le parole, non senza una certa vena di sorpresa, del presidente del comitato Rio Fresco che ha detto: “Noi come comitato non entriamo nel merito delle decisioni del Comune. Se c’è da indagare ci sono organismi preposti. Per quanto riguarda la gestione fino ad un anno di tempo, la rispettiamo e nel frattempo ci prepariamo a vincere a tutti i costi il bando che sarà predisposto così come ci chiedono i bambini del quartiere, i loro genitori, i residenti e i membri del comitato”.