OMICIDIO MARINO A TERRACINA, ARRESTATO UN TESTIMONE OCULARE

omicidio terracinaAGGIORNAMENTO – Nel corso della mattinata, le Squadre Mobili di Roma e di Latina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma, su richiesta del Procuratore Capo Giuseppe Pignatone e dei Sost. Proc. Maria Cristina Palaia e Barbara Sargenti, nei confronti di Raffaele Iavazzi, 31enne napoletano, uomo che si ritiene abbia favorito gli esecutori materiali dell’omicidio di Gaetano Marino, alias “moncherino”, avvenuto a Terracina la scorsa estate.

Quest’ultimo era fratello di Gennaro, detto “o Mkey”, al momento detenuto in regime di 41bis e capo dell’omonimo clan delle c.d. “case celesti”, coinvolto in uno scontro senza confine all’interno dell’ala dei c.d. scissionisti di Secondigliano per la gestione delle piazze della droga nel quartiere Scampia, denominato appunto Case Celesti.


IAVAZZI
*Raffaele IAVAZZI*

Il movente dell’omicidio è da inquadrare nell’ormai aperto conflitto tra il gruppo degli Abbinante-Notturno-Aprea-Abete della 167 (Secondigliano) ed i Magnetti-Petriccione della Vanella Grassi, sempre di Secondigliano, ovvero nell’ormai consolidata faida tra gli “scissionisti”.

Dalle indagini condotte dagli uomini della Polizia di Stato è risultata subito centrale la figura dello Iavazzi, il quale conosceva la vittima da tempo, in quanto in numerose occasioni aveva realizzato spettacoli pirotecnici per lui e per altri suoi affiliati.

Quest’estate anche Iavazzi stava trascorrendo le sue vacanze nella cittadina balneare ed è stato l’ultimo a vedere il Marino in vita, in quanto lo aveva raggiunto in spiaggia attirandolo all’esterno dello stabilimento dove dopo pochi istanti è stato brutalmente trucidato.

 

ORE 10 – L’indagine sull’omicidio, infatti, condotta dalle Squadre Mobili di Roma e di Latina, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha consentito di individuare l’uomo, di professione fuochista, che avrebbe avuto un ruolo fondamentale nell’uccisione di “Moncherino”. Nei suoi confronti è stata eseguita a Napoli un’ordinanza di custodia cautelare. L’uomo avrebbe assistito all’omicidio ma negò di conoscere gli assassini tradendosi poi in un alcune intercettazioni ambientali e telefoniche.

*Gaetano MARINO*
*Gaetano MARINO*

Marino era ritenuto affiliato all’omonimo clan camorristico, coinvolto in uno scontro senza confine all’interno dell’ala dei cosiddetti scissionisti di Secondigliano per la gestione delle piazze della droga nel quartiere Scampia denominato Case Celesti. La vittima la scorsa estate stava trascorrendo con la famiglia una settimana di vacanza a Terracina quando è stato individuato dai sicari e freddato in pieno giorno sul lungomare difronte a numerosi bagnanti.

 

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