GAETA, SUL CIMITERO CIANO REPLICA ALLE ACCUSE DI VONA

Non si è fatta attendere la replica dell’ex assessore al cimitero di Gaeta Antonio Ciano, chiamato esplicitamente in causa dal suo successore Alessandro Vona riguardo a presunte responsabilità nelle profanazioni, occultamenti di resti umani e concessioni abusive a parenti diretti dei loculi posti sotto sequestro dai carabinieri.

Non ci sta Ciano ad accettare le dichiarazioni dell’attuale assessore all’ambiente e al cimitero enunciate nel corso di una conferenza stampa svoltasi venerdì scorso, e passa al contrattacco tramite una lettera raccomandata fatta pervenire all’assessore Vona.


“Signor Alessandro Vona, assessore del Comune di Gaeta – ha esordito Ciano nella sua missiva -, leggo, sull’edizione quotidiana di questa mattina di alcuni organi di informazione, delle dichiarazioni che la Signoria Vostra avrebbe fatto in ordine a presunti atti clientelari che il sottoscritto avrebbe esercitato nella veste di assessore ai servizi cimiteriali al Comune di Gaeta. La invito a smentire o a confermare il contenuto di tali dichiarazioni, avvertendola che in caso di una sua mancata risposta entro 30 giorni a decorrere dal ricevimento della presente, provvederò a tutelare la mia onorabilità in sede giudiziaria. Il sottoscritto non ha mai esercitato alcuna influenza per favorire chicchessia, nè amici, nè familiari, che ho sempre ritenuto e ritengo, uguali e di pari dignità”.

E infatti a difesa delle accuse ricevute lo stesso Ciano ha poi sottolineato come “mio cognato è sepolto nella cappella di San Francesco, nel loculo di famiglia. Per questo motivo mia sorella tutelerà la sua immagine e la sua onorabilità, come a ogni cittadino è consentito dalla legge”.

Queste ultime dichiarazioni fanno riferimento al fatto che i loculi oggetto di indagine, dai quali sarebbero stati illegalmente sottratti e nascosti i resti di sei soldati italiani morti e li sepolti nel corso della prima guerra mondiale, secondo le accuse di Vona e gli atti che secondo lo stesso lo testimonierebbero, l’ex assessore Ciano avrebbe poi fatto in modo di destinare i loculi alla propria sorella.

A questo fanno riferimento le dichiarazioni di Vona secondo le quali ci sarebbero atti dirigenziali firmati e per i quali ci sarebbero state anche una prima parte di transazione finanziaria per l’acquisizione.

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