***video***TENTA DI UCCIDERE IL FIGLIO, OGGI L’INTERROGATORIO


Le lamentele delle badanti che negli ultimi mesi, a turno, si erano occupate di lui e della moglie gravemente ammalata gli hanno provocato un raptus di follia che solo per una mera e fortunosa casualità non ha conosciuto un epilogo tragico. E’ il movente che gli agenti del commissariato di Polizia di Formia hanno accertato in ordine al tentato omicidio per il quale da ieri sera si trova nel carcere di Latina A. N., di 78 anni, residente in località Ciriano, a metà strada tra le frazioni collinari di Trivio e Castellonorato. Il figlio, di 43 anni, aveva comunicato al padre, dal carattere violento e dominante, la decisione, assunta con gli altri fratelli, di non poter più fare affidamento su una badante perché le donne che gli prestavano assistenza non mancavano occasione per formalizzare le loro vibrate proteste. Ne scaturiva una lite al termine della quale A. N. imbracciava il suo fucile da caccia regolarmente detenuto, un Berretta monocanna calibro 20, e lo puntava contro il figlio autotrasportatore. È stato solo grazie alla rapidità della nuora che, dando un calcio al fucile, riusciva a deviare la traiettoria della pallottola destinata a colpire il marito di 43 anni. Sono stati momenti di terrore. La donna e il figlio dell’aggressore riuscivano a chiudere a chiave l’anziano in una stanza della sua abitazione, ma il 78 enne con un balzo felino effettuava un salto di due metri scendendo in strada che si riempiva di alcuni vicini accorsi dopo la deflagrazione. Interveniva una volante del commissariato, il sovrintende capo Antonio De Meo e l’assistente Salvatore Mallozzi si trovavano davanti l’uomo con il fucile ancora tra le mani, colmo d’ira e con un nuovo colpo in canna. Coordinati dal vicequestore Paolo Di Francia, gli agenti tentavano di dissuadere l’anziano, aveva in tasca altre cartucce, dal commettere altre sciocchezze e, dopo averlo distratto, lo bloccavano, lo disarmavano e lo arrestavano per tentato omicidio e minacce a pubblico ufficiale. L’uomo aveva in tasca altre cartucce e il sostituto procuratore Giuseppe Miliano disponeva il suo trasferimento presso il carcere di Latina in attesa della convalida da parte del Gip. Il dirigente del commissariato di Polizia, il vice questore Paolo Di Francia, ha sottolineato la tempestività dell’intervento dei suoi agenti