Tutto quello che bisogna sapere sul prurito del cuoio capelluto

L’arrossamento e il prurito del cuoio capelluto possono essere determinati da molteplici fattori: la secchezza della cute e l’impiego di tinte con ammoniaca sono due dei più comuni, ma in diversi casi il problema può essere generato da una situazione di forte stress. La conseguenza più evidente è l’irritazione del cuoio capelluto, che spesso si accompagna alla tendenza alla forfora. Consultare un dermatologo può essere utile per eseguire gli accertamenti del caso e scongiurare l’esistenza di problemi più gravi: non è raro che il desiderio di grattarsi la testa sia correlato a una psoriasi del cuoio capelluto o a una dermatite seborroica, condizioni che possono risultare invalidanti o comunque durare a lungo nel tempo.

Come scegliere lo shampoo


Il primo passo da compiere quando si soffre di pruriti di questo genere consiste nel mettere da parte gli shampoo che si presentano come troppo aggressivi, evitando anche i prodotti che contengono agenti schiumogeni: essi, infatti, non solo non riescono a pulire il cuoio capelluto a fondo, ma rischiano anche di irritare la cute. Per una haircare delicata sono numerose le alternative che si possono trovare in commercio, sia in farmacia che online: spesso si tratta di shampoo contraddistinti da una consistenza lattiginosa, ma anche di prodotti a base di eucalipto, che ha un effetto rinfrescante. Non bisogna dimenticare che talvolta l’irritazione può essere il risultato dei graffi e dei piccoli tagli che sono causati dall’azione delle unghie: ecco perché lo shampoo deve essere massaggiato con i polpastrelli ma in maniera delicata. Occorre insistere, ovviamente, soprattutto sulle zone che prudono di più.

I rimedi naturali

La desquamazione del cuoio capelluto può essere alleviata anche con l’aiuto di rimedi naturali: un esempio può essere individuato in un impacco a base di lavanda e di camomilla, che vanta purificanti e lenitive e può essere utilizzato anche solo una volta alla settimana. Tale soluzione placa l’irritazione, ma lo stesso effetto si può ottenere anche con l’aloe vera, un toccasana da usare al naturale: la polpa della pianta deve essere applicata direttamente sul cuoio e lasciata in posa per almeno un quarto d’ora; dopodiché si può procedere al risciacquo.

Attenzione al sudore

Dopo che ci si è allenati in palestra, o comunque ogni volta che si suda molto, è indispensabile lavare i capelli con cura: se, infatti, il sudore viene lasciato sedimentare sul cuoio capelluto, la cute ne può risentire in maniera negativa, dal momento che viene rivestita da uno strato a causa del quale si irrita e non riesce più a respirare. Chi deve fare i conti con il prurito alla testa, quindi, non può fare a meno di lavarsi i capelli dopo essersi allenato, anche per eliminare quella poco gradevole sensazione di unto che contraddistingue la chioma. Per quel che riguarda lo styling, invece, può essere il caso di ridurlo ai minimi termini, prestando attenzione al calore eccessivo del phon e ai colpi di pettine e di spazzola che rischiano di graffiare la pelle. I capelli dovrebbero essere lasciati asciugare al naturale ogni volta che se ne ha la possibilità, mentre l’haircare routine dovrebbe essere privata di prodotti fissanti troppo aggressivi dagli effetti dannosi nei confronti di una pelle irritata. Un periodo di detox di una decina di giorni può essere benefico per i capelli.

Lo scrub

Un altro aiuto per chi soffre di pruriti insopportabili proviene dallo scrub sui capelli, che comunque deve essere impiegato al massimo una volta ogni due settimane. Si tratta di un rimedio aggressivo ma comunque efficace: uno scrub purificante al sale fa in modo che il cuoio capelluto si liberi dalle squame bianche della forfora.