Il Counselor: chi è e cosa fa

Molto spesso si sente parlare di Counselor, ma i dubbi a riguardo sono a dir poco numerosi. Infatti, si tratta di un professionista della relazione di aiuto, ben differente da coloro che operano per curare la salute mentale dell’individuo (come psichiatri, psicologi e psicoterapeuti): il counseling psicologico si riferisce ai professionisti impegnati nel sociale, quali ad esempio l’assistente sociale e, per l’appunto, la figura del Counselor.

Nello specifico, è utile sapere che questo professionista mette a disposizione la sua attenzione, il suo tempo e le sue capacità di ascolto attivo, rivelandosi un supporto e una guida per tutti coloro che stanno attraversando un periodo di incertezza e difficoltà, e che hanno bisogno di comprendere al meglio alcune parti e caratteristiche di se stessi e di ciò che li circonda, al fine di migliorare il rapporto con loro stessi, con gli altri e con l’ambiente in cui si trovano.


Diventare Counselor: il percorso formativo

Partendo da questi presupposti, può certamente sembrare che si tratti di una figura professionale analoga a quella dello psicologo, dello psichiatra e dello psicoterapeuta. Tuttavia, la verità è che abbiamo a che fare con un professionista totalmente differente. Non a caso, per intraprendere questa professione, esistono dei master specifici, come ad esempio quello proposto da Unicusano, relativo al “Counseling Psicologico e Counseling Relazionale“.

Con la giusta formazione, il Counselor diventa un esperto di comunicazione e relazione, capace di accompagnare ogni individuo in uno specifico un percorso di autoconsapevolezza e auto-aiuto, che consenta di trovare proprio dentro di sé tutte le risorse utili per superare una determinata difficoltà e/o situazione. In pratica, il Counselor aiuta le persone ad aiutarsi.

Metodo di lavoro del Counseling

Questa figura professionale ha ovviamente delle skills personali, quali la fiducia nelle risorse degli altri e l’empatia, che può rafforzare e riuscire a sfruttare nel modo più giusto grazie ad un valido percorso formativo. A differenza di chi opera nell’ambito della salute mentale, il Counselor agisce nei campi relativi al benessere, all’autostima, all’autonomia decisionale, al training di abilità specifiche e al rafforzamento delle principali capacità dell’individuo: non si focalizza sul problema, ma sulle risorse personali e sul carattere della persona.

Inoltre, non lavora sul passato, come invece può fare uno psicoterapeuta, ma si concentra sul presente e sui cambiamenti che si possono fare adesso per migliorare il futuro. Intraprende con i clienti dei percorsi di autoconsapevolezza caratterizzati da uno sviluppo graduale e da obiettivi prefissati, molto più brevi rispetto a chi si occupa di salute mentale e di psicologia.

Insomma, il Counselor è un professionista diverso dal solito, che può fare la differenza nella vita di chi ne ha bisogno. In Europa, nella classificazione internazionale delle professioni chiamata ISCO (International Standard Classification of Occupation), questa figura professionale è compresa nell’ambito del “social working”, insieme all’assistenza sociale e ai professionisti dell’orientamento. Il primo Paese ad aver riconosciuto ufficialmente la professione del Counselor, fin dal 2002, è stato l’Austria. Il counseling è riconosciuto ufficialmente anche negli Stati Uniti e adesso sta finalmente prendendo il suo spazio anche in Italia, creando nuove opportunità di lavoro e un prezioso supporto per tutti coloro che hanno bisogno di aumentare la propria autostima e imparare ad usare al meglio le proprie risorse personali.