Gli italiani sognano di tornare a viaggiare: e cresce l’uso di Booking

Qual è il primo sogni degli italiani in questa fase storica così particolare? Per molti è quello di tornare a viaggiare, un qualcosa di ormai dimenticato visto l’andazzo degli ultimi mesi. A sostenere la tesi è un sondaggio effettuato di recente da Booking.com, il colosso delle prenotazioni in rete, secondo il quale per gli italiano sarebbe più importante tornare a viaggiare rispetto a trovare l’amore o fare carriera.
Tra l’altro in questi mesi di turismo sostanzialmente azzerato, i pochi segnali di vita sono arrivati proprio dalla galassia di Booking e portali affini, dato che il turismo, quasi azzerato, si è mosso soltanto su case vacanza ed in generale strutture etra alberghiere: pe capirci, quelle che possono essere gestite tramite Booking extranet, la rete dedicata proprio ai proprietari di strutture.

Proprietari di strutture ricettive


Per loro indubbiamente non è un bel momento, ma i dati sono leggermente migliori rispetto, ad esempio, alle strutture alberghiere. Chi viaggia, quasi sempre per lavoro visto il momento, preferisce poggiarsi ad una struttura da prenotare tramite Booking o portali affini.
E sono tanti anche gli italiani che decidono di mettere la propria struttura all’interno dell’extranet di Booking, quindi lo strumento che serve per gestire una struttura extra ricettiva all’interno del quale sono presenti tutte le informazioni circa tariffe, camere, prenotazioni ecc…
Tornando al sondaggio portato a termine proprio da Booking, circa il 70% degli italiani intervistati pensa che in questo 2021 avrà maggiori speranze di viaggiare rispetto al 2020: in sostanza è cresciuta leggermente la fiducia. Fattore dovuto, forse, ai vaccini, visto che quasi il 60% degli intervistati dichiara di non essere disponibile a viaggiare all’estero fino a quando non si avrà ricevuto il vaccino.

Turismo e Covid

Al di là delle buone intenzioni e delle dichiarazioni, che ad oggi possono apparire quasi come oniriche, dei viaggiatori, il turismo è stato il settore che, con ogni probabilità, ha pagato maggiormente la diffusione della pandemia di Covid.
Una crisi strutturale che ha portato ad un quasi azzeramento del comparto (che, va ricordato, era sempre stato un traino per l’economia nazionale oltre che un fiore all’occhiello). Nel 2020, tanto per fornire qualche dato, sono stati persi nel settore turistico circa 53 miliardi di euro.