Ego International: Facebook multata, ma non basta

Ego International, azienda che dal 2002 si occupa di internazionalizzazione delle PMI italiane, parla del ruolo importate della Privacy online, soprattutto per i social network come Facebook.

Facebook dal momento della sua nascita ha trattato molti dati personali, anche sensibili, come i numeri di cellulare. Per questo e per le recenti fughe di notizie come il caso Cambridge Analytica è stato necessario sia da parte delle autorità competenti che da parte dello stesso Facebook correre ai ripari.


Ego International ricorda la dichiarazione di Facebook che proprio durante l’F8 è stata resa pubblica: il futuro è privato. Lo sa Facebook e lo sa FTC (Federal Trade Commission) che ha confermato una delle multe più salate mai elargite in queste occasioni, il totale ammonta a 5 miliardi di dollari.

 

Ego International e le associazioni contro Facebook: la privacy così non è tutelata.

Ego International ribadisce che l’accordo tra Facebook e FTC (che prevede il pagamento di una multa) non soddisfa diverse organizzazioni del settore e la stessa Washington. Le associazioni che difendono la privacy infatti, ribadiscono quanto sia necessario ribaltare Facebook come un calzino. EPIC, infatti, si è esposta in prima linea per richiedere alla corte distrettuale di non approvare l’accordo e a richiesto a tutte le associazioni pro-privacy di unirsi alla lotta.

Secondo Ego International la mozione contro Facebook che EPIC sta portando avanti è giustificata da oltre le 26.000 denunce dei consumatori, che, così facendo, non avrebbero la giustizia che meritano.

Ego International: Facebook dovrà migliorare le proprie pratiche

Ego International ricorda però che Facebook dovrà, oltre pagare la multa, migliorare le proprie pratiche interne sulla tutela della privacy. Questo vuol dire non usare i dati raccolti, come i numeri di telefono ottenuti dagli utenti soltanto per motivi di sicurezza, e autodenunciarsi entro 30 giorni in caso di incidenti o violazioni nel caso in cui gli utenti interessati siano più di 500.

Inoltre a Facebook è stato richiesto, sottolinea Ego International, di creare un comitato indipendente all’interno del consiglio di amministrazione: il suo compito sarà quello di tutelare la privacy degli utenti e se necessario imprimere modifiche alle procedure di Facebook. In questo modo sarà possibile strappare l’ultima parola a Zuckerberg in tema privacy.

Ego International infine, sottolinea che, la questione privacy per Facebook non è per niente conclusa. Anche se la multa di 5 miliardi di dollari può considerarsi un favore, EPIC e gli altri enti hanno tutta l’intenzione di procedere lungo la strada della tutela privacy online