Cannabis legale: cosa sono i cristalli di CBD

Quando ci si approccia per la prima volta al mondo della cannabis light, è naturale farsi molte domande. Tra questi interrogativi, rientrano quelli relativi alle caratteristiche dei cristalli di CBD o cannabidiolo, il principio attivo più famoso dopo il THC e, a differenza di quest’ultimo, privo di effetti psicoattivi. Prima di vedere cosa sono, facciamo un breve ripasso relativamente alle peculiarità della cannabis legale.

Quando si parla di cannabis light in Italia, si inquadra quella caratterizzata da una percentuale di THC molto bassa, compresa tra lo 0,2 e lo 0,6%. In virtù di questa caratteristica, la cannabis light legale non è considerata una sostanza stupefacente.


Per assumerla si possono considerare diversi punti di riferimento. In questo novero, troviamo anche i cristalli di CBD. Dopo questa doverosa premessa, possiamo vedere assieme cosa sono.

Cristalli di CBD: cosa sono?

I cristalli di CBD altro non sono che estrazioni di cannabidiolo sottoposte a un processo di purificazione. Dal punto di vista fisico, si presentano come dei granelli molto simili ai cristalli di zucchero. Cosa si può dire in merito al processo di estrazione? Che avviene grazie all’utilizzo di speciali macchinari, il cui intervento consente di non ricorrere ai solventi.

Una volta superato questo step, arriva il momento della creazione vera e propria del cristallo. In questa fase di isolamento, vengono rimosse le tracce di THC, ma anche quelle di clorofilla e di oli. In questo modo, una volta finito il processo di lavorazione, quello che resta è solo puro cannabidiolo.

Vantaggi dei cristalli di CBD

I cristalli di CBD sono caratterizzati da diversi vantaggi. In questo novero è possibile includere innanzitutto la modalità di assunzione contraddistinta da un alto livello di sicurezza e di efficacia. Inoltre, è importante ricordare il grado di purezza molto più alto, peculiarità che permette di ottimizzare l’assimilazione del principio attivo.

Nel caso specifico del CBD, questo implica la possibilità di apprezzare maggiormente l’efficacia di questa sostanza, che è in grado di favorire una sensazione di rilassamento molto piacevole soprattutto nei periodi di stress (attenzione, non ha proprietà mediche e non ha alcun effetto per quanto riguarda la lotta contro la depressione o altre situazioni di natura patologica, per le quali è bene rivolgersi a uno psicoterapeuta).

Modalità di assunzione

Parliamo ora delle modalità di assunzione dei cristalli di CBD. Le principali sono:

  • Vaporizzazione: alternativa molto popolare, prevede ovviamente il possesso di un vaporizzatore. Quest’ultimo deve raggiungere la temperatura di 160/180°C. In questo modo, i cristalli di CBD si sciolgono in una maniera molto simile a quella dei cristalli di zucchero.
  • Assunzione per via sublinguale: in questo caso, abbiamo a che fare con una modalità di assunzione estremamente semplice. Il cristallo, infatti, va semplicemente posizionato sotto la lingua. Si attende così il suo scioglimento e il conseguente assorbimento dei principi attivi. Quando si parla di questa modalità di assunzione dei cristalli di CBD, è utile citare la possibilità di aggiungerli agli alimenti portati in tavola durante un pasto.

Dosaggio

Cosa si può dire in merito al dosaggio dei cristalli di CBD? Che, almeno per ora, non esistono particolari linee guida a cui fare riferimento. I parametri sono fortemente soggettivi e dipendono da vari fattori. Tra questi è possibile citare l’abitudine all’assunzione di cannabis light, ma anche il peso corporeo del singolo individuo e il suo metabolismo.

Se non si è avvezzi all’assunzione di cannabis light e dei suoi derivati, la cosa giusta da fare è cominciare in maniera soft. Ciò significa, per esempio, partire da un dosaggio che si aggira attorno ai 10 mg di cristalli di CBD al giorno, aumentando pian piano man mano che passano i giorni.