Agricoltura biologica: La pasta realizzata con grano italiano fa bene

La pasta realizzata con grano italiano è un alimento sano e genuino. Lo confermano numerose ricerche scientifiche, che hanno analizzato la qualità della materia prima paragonandola a quella importata dall’estero: quest’ultima, come attestato dagli esperti di dietapersonalizzata.it, spesso contiene tracce di glifosati. Con questo termine ci riferiamo ai resti dei diserbanti e dei pesticidi di sintesi, in antitesi con i principi dell’agricoltura biologica.

Devi sapere, invece, che il frumento del nostro paese è totalmente sicuro e naturale. Questo cereale reca all’organismo numerosi benefici! Le sue origini sono remote, e affondano le proprie radici nella notte dei tempi. Potremmo dire, in effetti, che il grano ha accompagnato l’evoluzione dell’umanità e che, secondo alcuni, è addirittura più antico della scoperta del fuoco.


La pasta è uno dei capisaldi della dieta mediterranea, è buona e nutriente. L’importante è scegliere i marchi giusti, quelli che utilizzano frumento italiano e che prestano la massima attenzione verso i processi di lavorazione del prodotto.

Il grano fa bene!

Di certo avrai sentito dire che “la pasta fa ingrassare”. Nulla di più sbagliato! Come per tutti i cibi, ciò che conta è non esagerare e mantenere un certo equilibrio con i condimenti. Puoi tranquillamente consumarne un piatto al giorno, di circa 80-90 g, anche se le quantità variano con il fabbisogno di ciascun individuo.

Stando ai dati dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, o EFSA, il 40-60% delle kcal quotidiane deve giungere dai carboidrati. Il frumento, in particolare, è perfetto come fonte di glucosio per le cellule. Inoltre è energetico, e ci aiuta a svolgere tutti i nostri compiti senza cedere alla stanchezza. Non a caso, la pasta è consigliata agli atleti o comunque a chi pratica regolarmente sport!

Non dimenticare, poi, che questo cereale è un vero e proprio antietà. Sì, perché le sostanze da cui è formato sono nemiche dei radicali liberi, responsabili dei segni dell’invecchiamento. Sembra che il grano sia anche un antitumorale, e che fornisca persino calcio – fondamentale per la salute delle ossa.

Il grano italiano e l’agricoltura biologica

In Italia gli antiparassitari nocivi per l’ambiente sono assolutamente vietati durante le ultime settimane della raccolta: ciò significa che, nelle confezioni di pasta made in Italy, non sono per nulla presenti.

Molto spesso, nella nostra penisola, si ricorre alla cosiddetta agricoltura bio. Si sfrutta, quindi, la fertilità del suolo, senza impiegare nessun prodotto chimico. Le risorse locali sono adoperate nella maniera più efficiente; si usano tecniche come quella degli insetti utili e della pacciamatura, che consiste nel proteggere il terreno con paglia o fieno per difenderlo dagli sbalzi di temperatura.

Da questa cura per il territorio nascono cereali di qualità, da cui poi viene ottenuta la migliore pasta. Lo testimonia l’Associazione Unione Italiana Food, che afferma quanto il nostro frumento sia in grado di tutelare il benessere dei consumatori. Pensa che tutta la linea di Barilla, da quest’anno, si basa sul grano italiano! Il simbolo è la nuova confezione, azzurra al posto di quella blu.

Pasta e non solo

Chiaramente, il cereale di cui parliamo non è utilizzato soltanto per la pasta, ma anche per molti altri alimenti, primo fra tutti il pane.

In più, il frumento è indispensabile nel settore della pasticceria. Tantissimi dolci e biscotti sono ricavati da questo ingrediente! Ci si serve della farina di grano per le torte, le crostate, i muffin e i dessert in generale, che diventano in questo modo molto più genuini.

In sintesi, questo prodotto è tuo alleato in cucina, nonché complice della tua salute! Il discorso vale soprattutto se si scelgono le tipologie la cui provenienza è controllata al 100%.

Un po’ di storia

Per concludere, ci teniamo a metterti a conoscenza di qualche interessante curiosità riguardo il grano.

Secondo diversi studiosi, le origini del frumento duro e di quello tenero sono differenti. Il Triticum durum deriverebbe dall’Africa Centro-Orientale, il Triticum vulgaris aestivum dall’Asia. I primissimi agricoltori si dedicarono proprio alla coltivazione di questo cereale, fino ad arrivare agli Egizi, che idearono tecniche di lavorazione più avanzate.

Dopo l’epoca greca, il grano si diffuse in Italia. Da allora è un emblema dell’eccellenza culinaria del nostro paese, e occupa circa un terzo dei terreni arabili. Anche il clima mite ne favorisce la crescita, e ne determina l’elevata qualità!