Ventotene, Porta d’Europa: trenta studenti dell’Istituto “Dante Alighieri” si sperimentano comunicatori

Trenta studenti della terza media dell’istituto comprensivo “Dante Alighieri Formia-Ventotene” lavorano dall’inizio del mese di Aprile per progettare un libretto che racconti la storia del “Confino” fascista a Ventotene e i presupposti della nascita dell’Europa, presenti nell’opera di Altiero Spinelli e Ernesto Rossi che hanno scritto il famoso Manifesto di Ventotene : “per un’Europa libera e unita”.

L’opera, che vede impegnati ventotto ragazzi che studiano a Formia e due ragazze che studiano a Ventotene, sarà presentata alla comunità locale in un convegno pubblico previsto per il 19 di maggio. L’intento è quello di produrre poi un libretto che tratta i temi indicati, ma con il linguaggio proprio dei ragazzi delle medie, per gli studenti della stessa età di tutte le scuole d’Italia e del resto di Europa. La finalità più immediata è però quella di attivare un processo di apprendimento che coinvolga più direttamente e con maggiore efficacia gli studenti che vivono sull’isola e quelli dell’istituto che risiedono a Formia,che si cimenteranno assieme nel ruolo di “comunicatori” sui temi del Confino e della nascita dell’Europa. Questi temi sono infatti spesso disgraziatamente sottovalutati mentre costituiscono quella necessaria conoscenza storica che serve come chiave di lettura per conoscere il nostro passato e comprendere ciò che sta accadendo intorno a noi, in Europa e nel mondo.


Questo approccio didattico è proprio della Formazione – Intervento di cui sono portatori i metodologi di Impresa Insieme che hanno messo a punto la metodologia e la applicano in tutta Italia da più di vent’anni. Nell’iniziativa a cui il prof. Vito Costanzo, dirigente scolastico dell’istituto, ha creduto, lavorano direttamente anche tre docenti: la prof.ssaAlessandra Montuori e la prof.ssa Anna Curcio, che insegnano a Ventotene e la prof.ssa Antonietta Pezone che insegna a Formia. In realtà ne sono coinvolti anche tutti i docenti che insegnano le materie curriculari all’interno della classe. Essi si vanno cimentando infatti in questi giorni nell’orientare i loro insegnamenti finalizzandoli alla progettualità che vanno sviluppando i loro studenti, innovando così il loro stesso approccio didattico.
Il giorno 30 aprile i 30 studenti e i loro insegnanti sono attesi sull’Isola dal Sindaco di Ventotene, Gerardo Santomauro che è la persona che, con i suoi concittadini, ha coniato la frase: “Ventotene, porta d’Europa-isola della Pace”, proprio utilizzando, nell’autunno del 2016, la stessa metodologia che adesso usano gli studenti della Dante Alighieri.

Non sarà una visita qualunque né un incontro formale. I ragazzi della Dante Alighierisi sono organizzati nei due workshop che hanno seguito a Formia. Per progettare il libretto sono stati formati infatti 8 sottogruppi di lavoro e ogni sottogruppo sa cosa deve raccogliere sull’isola per portare avanti il proprio lavoro. Quindi non andranno per ascoltare, ma andranno per domandare, ricercare, intervistare, fotografare sulla scorta di una check list che si sono preparati, consultando in anticipo: testi, siti web, brochure già esistenti, filmati e testimonianze. In questa loro ricerca saranno aiutati dalle due studentesse che studiano sull’Isola e che hanno lavorato a Formia con i loro colleghi durante i due workshop preparatori condotti il 13 e il 20 di Aprile. Questa è una buona opportunità per loro di superare in qualche modo la sensazione di isolamento che provano risiedendo sull’isola nel periodo invernale. Questa opportunità di lavorare con i compagni e fare addirittura da guide sulla loro isola e coprogettiste del libretto si inserisce in quella strategia che il sindaco Santomauro e il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio hanno chiamato: “l’anno memorabile”, l’ultimo anno delle medie sull’isola.

La ricerca che verrà condotta sull’isola è anch’esso un modo didatticamente diverso per apprendere perché rende i ragazzi protagonisti del loro apprendimento e li rende capaci di raccogliere le conoscenze per una finalità condivisa anziché “vasi vuoti da riempire” come sostengono validi pedagogisti. Naturalmente è proprio per questo motivo, essi si attendono che tutti i cittadini del contesto territoriale di buona volontà contribuiscano al lavoro progettuale che loro vanno conducendo. Il prof. Vito Costanzo sarà lieto di raccogliere infatti ogni contributo al riguardo: libri, documenti, testimonianze, fotografie e racconti dell’epoca, che i cittadini del territorio vorranno regalare alla biblioteca della scuola di Ventotene., arricchendo così l’archivio storico che il sindaco sta ricostituendo.